Novavax, il nuovo vaccino in Italia: miocarditi e reazioni, ecco cosa emerge dai test
A inizio 2022 in Italia arriveranno altri due vaccini contro il coronavirus. Tra questi c'è il Novavax, il siero statunitense già al vaglio di uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine. I risultati su 15.139 persone hanno mostrato come gli effetti collaterali siano quelli già conosciuti per gli altri vaccini: mal di testa, dolore muscolare, stanchezza e febbre. Sul totale dei vaccinati solo uno è stato il caso di miocardite registrato tre giorni dopo la seconde dose. Anche in questo caso le notizie sono state delle migliori, visto che poi il paziente si è completamente ripreso dopo soli due giorni dal ricovero.
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Al momento l'autorizzazione al suo uso è arrivata dall'Indonesia e dalle Filippine, mentre si apprestano a dare l'ok gli Emirati Arabi e l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Oltre allo studio condotto dal New England Journal of Medicine, ce ne sono altri due che confermano l'efficacia del siero americano. Uno è Prevent-19, che ha incluso 30.000 partecipanti negli Stati Uniti e in Messico, e che ha dimostrato una protezione del 100 per cento contro la malattia moderata e grave e un'efficacia del 93,2 contro le varianti prevalentemente circolanti e un'efficacia complessiva del 90,4 per cento. Il secondo lavoro è stato svolto su 15.000 partecipanti nel Regno Unito e ha dimostrato un'efficacia del 96,4 contro il ceppo virale originale, dell'86,3 contro la variante Alpha e dell'89,7 di efficacia complessiva.
Il Novavax si somministra in due dosi a distanza di 21 giorni e può essere conservato a temperature standard di frigorifero. Una caratteristica che lo rende estremamente semplice da conservare. Ma come funziona il nuovo vaccino? Presto detto: Novavax sfrutta la base proteica che contiene minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike presente sulla superficie del Sars-Cov-2. Questo permette così di innescare una risposta immunitaria protettiva.