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Variante sudafricana, "scoperto un aumentato rischio di reinfezione": l'allarme dell'Oms

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Ha un nome la variante sudafricana. L'Organizzazione mondiale della Sanità l'ha ribattezzata "Omicron". E ha lanciato l'allarme, perché la nuova mutazione "ha un ampio numero di mutazioni, alcune delle quali preoccupanti". Studiando gli elementi preliminari, l'Oms ha notato "l'aumentato rischio di reinfezione con questa variante in confronto ad altre varianti". E ancora: "Il numero di casi di questa variante sembra essere in aumento in quasi tutte le province del Sudafrica".

Intanto è stato registrato anche il primo caso in Europa. Si tratta di una donna non vaccinata, arrivata in Belgio dall'Egitto. Una notizia, quella arrivata venerdì 26 novembre, che ha gettato l'Ue nel panico al punto tale che Mario Draghi starebbe pensando a un lockdown. Questo il retroscena di Affari italiani, secondo cui quanto sta accadendo adesso in altri Paesi d'Europa, come l'Austria, potrebbe presto diventare realtà anche da noi in Italia.

Una chiusura generalizzata per tutti, dunque, ma dopo il 15 gennaio, quando scadrà il decreto sul super green pass. Anch'essa una stretta pensata a causa dell'alto numero dei non vaccinati. Dal 6 dicembre fino al 15 gennaio chi non ha fatto il vaccino (eccetto coloro che sono da poco guariti dal Covid) non potrà accedere ai ristoranti, ai cinema, agli stadi e per accedere ai mezzi pubblici sarà necessario il Green pass base, quello a cui già siamo abituati. Ma basterà? È la domanda che il premier e il ministero della Salute, Roberto Speranza, si pongono.

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