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Pfizer, uno studio inquietante: quanto dura lo scudo del vaccino, le nuove cifre

Vaccino Pfizer  

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Con il passare del tempo l’efficacia dei vaccini anti-Covid diminuisce sensibilmente e aumenta di conseguenza il rischio di infettarsi. Il livello di immunizzazione del siero Pfizer-BioNTech, per esempio, inizia a calare già dopo i primi tre mesi. E' quanto emerge dai dati raccolti da un nuovo studio effettuato in Israele dagli esperti del Research Institute of Leumit Health Services e pubblicati sul British Medical Journal (BMJ).

 

 

Israele è stato tra i primi paesi a lanciare una massiccia campagna di vaccinazione contro il Covid-19 già a dicembre 2020 e a combattere una recrudescenza di casi con i richiami e le terze dosi. E ora ha analizzato da vicino il calo dell'immunità post vaccino. Lo studio ha riguardato oltre 80mila adulti (età media 44 anni) che avevano ricevuto la seconda dose di Pfizer da almeno tre settimane, nessuno di loro aveva precedente contratto il Covid-19. Risultato: se il vaccino di Pfizer fornisce un’elevata protezione dal Covid nelle settimane successive all’inoculazione, la sua efficacia inizia a scendere dopo tre mesi. In tutti i gruppi di età, l'1,3 per cento delle persone sono risultate positive dopo 21-89 giorni dalla seconda dose, 2,4 per cento dopo 90-119 giorni, 4,6 per cento dopo 120-149 giorni, 10,3% dopo 150-179 giorni; 15,5% dopo 180 giorni o più.

 

 

In conclusione, rispetto ai primi 90 giorni dopo la seconda dose, il rischio di infezione in tutti i gruppi di età è risultato di 2,37 volte più alto dopo 90-119 giorni; 2,66 volte più alto dopo 120-149 giorni; 2,82 volte dopo 150-179 giorni e così via. Appare chiaro, hanno concluso gli studiosi, che l'immunità diminuisce e il rischio di contagiarsi aumenta dopo i primi tre mesi dalla doppia vaccinazione. Una notizia per nulla rassicurante. 

 

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