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Pfizer, non solo vaccino contro il Covid. "Come battiamo anche il tumore", quanto manca

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Il vaccino a Rna messaggero contro il Covid potrà in futuro essere utilizzato sconfiggere il cancro. Ne sono convinti Uur ahin e Özlem Türeci, immuno-oncologi tedeschi, figli di immigrati turchi, cofondatori di BionTech, l'azienda che ha sviluppato per Pfizer il vaccino anti Covid. In una intervista a la Repubblica la coppia - nella ricerca e nella vita - spiega che "la pandemia è stata il battesimo del fuoco per la tecnologia mRna. I prossimi cinque-dieci anni potrebbero portare a un cambiamento di paradigma in molti dei vaccini esistenti".

 

 

"Il processo di produzione dell'mRna è molto più rapido degli approcci vaccinali più tradizionali. Questa velocità è cruciale perché ci permetterà una cosa finora inedita: produrre vaccini anticancro personalizzati sul singolo paziente, a partire da un campione del suo tumore", annunciano. "Quando saranno sul mercato, il paziente dovrebbe aspettare solo un mese dalla consegna del campione".

 

 

Già adesso "abbiamo 15 vaccini anticancro in fase di test clinico, il più avanzato è quello contro il melanoma. Prevediamo nei prossimi 5 anni di portarne qualcuno sul mercato e di portare altri nuovi vaccini in fase avanzata di sviluppo clinico". Il cancro con l'mRna si combatte "sostanzialmente in due modi. Il primo sistema usa l'mRna per spingere il sistema immunitario ad aggredire - invece della proteina Spike come nel caso del vaccino anti-Covid - delle parti specifiche delle cellule tumorali che sono condivise e conservate in tutti i tumori di uno stesso tipo e non sono soggette a mutazioni. Così le cellule cancerose vengono riconosciute e distrutte. L'altro sistema invece è quello calibrato sul singolo paziente: possiamo produrre un vaccino che ha come bersaglio venti antigeni specifici del tumore di un individuo". 

 

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