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Clima, "Apocalisse inevitabile": sforzi inutili, ecco cosa ci aspetta

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Quella dei cambiamenti climatici è sempre la stessa storia: ogni volta che il tema diventa molto pressante, i politici cercano di porre degli argini, ma i rapporti dicono che su alcuni aspetti la corsa è già persa e la crisi è irreversibile. L’agenzia per l’ambiente dell’Onu ha lanciato l’allarme durante le trattative della Cop26, sostenendo che alcune conseguenze della crisi climatica in atto non sono affrontabili in quanto irreversibili.

 

 

Quindi secondo l’Unep non basta provare a limitare il riscaldamento globale a 1,5C°, bensì è necessario prevedere una strategia di adattamento. “Sebbene una forte mitigazione - si legge nel rapporto - sia la via verso impatti più bassi e costi più a lungo termine, aumentare l’ambizione nell’adattamento, in particolare per quanto riguarda il finanziamento e l’attuazione, è fondamentale per evitare che i divari esistenti si allarghino”.

 

 

Insomma, l’Unep chiede più azioni e più soldi fin da subito: “Di fronte alla velocità impressionante con cui il clima cambia, le nostre reazioni sono oltre che in ritardo anche diseguali, soprattutto nella capacità di risposta”. Ma non è finita qui, perché secondo l’agenzia dell’Onu l’obiettivo di rimanere entro 1,5C° in quanto a riscaldamento globale entro la fine del secolo non ha speranze di essere raggiunto. Per questo bisognerebbe immaginare anche come prevenire e contenere i danni inevitabili provocati dai cambiamenti climatici.

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