Variante Delta Plus, "90 giorni per salvare l'Italia". Vaccino, scenario-choc: "Covid in forma grave", le cifre
A tratteggiare scenari catastrofici ci pensa, ancora una volta Andrea Crisanti. Si parla ovviamente di Covid e, soprattutto, del ruolo delle nuove varianti, in particolare quella Delta Plus che ha già iniziato a flagellare il Regno Unito. Il professore, interpellato dal Giorno, ragiona sui vaccini e sul calo dell'efficacia del siero.
"Lo scudo delle profilassi Pfizer e Moderna dal rischio di contagiarsi passa dal 95% di efficacia al 40%", premette. Dunque, quando gli ricordano che comunque, al netto del calo dell'efficacia nella protezione dal contagio, restano più basse le possibilità dell'insorgere di una malattia grave, Crisanti rimarca: "C'è una riduzione meno sensibile, ma il calo si registra anche in questa seconda ipotesi. Si scende dal 90% al 65%, sempre nella finestra dei sei mesi dal completamento del ciclo d'immunizzazione".
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Dunque, Crisanti aggiunge che "l'unica differenza fra noi e il Regno Unito, che si trova a gestire anche be più di 40mila contagi giornalieri e a piangere centinaia morti, sta nel nostro ritardo di tre mesi nella campagna d'immunizzazione. Per il resto la situazione è analoga, anche la percentuale di cittadini vaccinati con due dosi è molto simile fra i due Paesi".
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All'esperto viene ricordato che, però, Londra ha di fatto revocato gli obblighi di indossare la mascherina e quelli relativi al distanziamento sociale. "Sì, è vero, ma anche da noi si sta andando verso una riapertura completa degli stadi e dei palazzetti dello sport, per non tacere la ripresa dell'attività nelle discoteche - riprende Crisanti -. Stiamo subendo, al pari di quanto successo a Londra, la spinta di chi ha interesse a riaprire completamente il Paese, quasi che la pandemia sia già alle nostre spalle. Quello che sta succedendo Oltremanica ci dovrebbe far capire che cosa rischia di riservarci il futuro, qualora non ci mettessimo sotto con le terze dosi. Abbiamo un vantaggio di tre mesi, sarebbe stupido non far nostra la lezione inglese dove sul secondo richiamo sono in ritardo", conclude un catastrofico Andrea Crisanti.