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Nuovo digitale terrestre, cambi tv? Occhio alla sigla, senza questo marchio hai buttato i soldi

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Sul nuovo digitale terrestre c'è già chi si prepara al peggio, vale a dire canali con cattiva ricezione e disturbi vari. La data chiave? Il 30 giugno 2022. Si tratta del termine ultimo confermato dall'Unione europea per il taglio delle frequenze, ma gli ormai consueti e atavici "ritardi italiani", come scrive anche il Giornale,"forse impediranno di rendere del tutto indolore il cambiamento". "Potrebbero verificarsi brevi interruzioni o problematiche nella ricezione dei canali, per far fronte a una non ancora efficace copertura", si legge. 

 

 

 



Il tema, molto tecnico, come spesso attira però tutta una serie di "sentito dire" e pareri di presunti esperti che flirtano pericolosamente con le bufale. Il nuovo digitale terrestre, diventato ufficiale da mercoledì 20 ottobre, prevede il passaggio dalla codifica H.264 in favore della H.265 ma in questa prima fase di fatto cambierà solo il formato delle trasmissioni, da Mpeg-2 a Mpeg-4, con limitati disagi per i telespettatori.

 

 

 

 

 

La paura di tutti è quella di dover cambiare il proprio televisore, non compatibile con il nuovo HD. Un test rapido consiste nell'andare sul canale 100 (o 200): se visualizzate il messaggio "Test HEVC Main10", non avrete alcun problema e al massimo servirà una semplice risintonizzazione. Occhio però, perché "alcuni canali potrebbero non utilizzare tale codifica e comunque difficilmente prima del 2023", sottolinea ancora il Giornale. In ogni caso, se non compare il messaggio, dovrete acquistare un nuovo dispositivo, con certificazione lativù4k

 

 

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