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Variante Delta, "rischio di morte 5 volte maggiore": ecco le condizioni perfette per morire, uno studio-choc

L'Italia verso un nuovo lockdown

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Una ricerca potrebbe mettere in discussioni le misure anti-Covid varate dal governo precedente, con a capo Giuseppe Conte. L'isolamento infatti potrebbe non essere riuscito a proteggere le persone più a rischio dal Covid. Lo sostiene uno studio dell'Università di Glasgow dalla Gran Bretagna che ha dimostrato come le persone vulnerabili avevano otto volte in più di probabilità di risultare positive al Covid rispetto alla popolazione generale. Stessa propensione è stata dimostrata anche per i decessi: chi era fragile aveva più probabilità ( cinque volte superiore) di morire a causa del virus. È questo il risultato raggiunto prendendo in esame 1,3 milioni di persone che vivono nell'area di Glasgow e Clyde tra marzo e maggio dello scorso anno e che dimostra come il lockdown non sia sufficiente.

 

 

"Nel nostro studio, più di un quarto della popolazione generale avrebbe dovuto essere efficacemente protetto per prevenire oltre l'80 per cento dei decessi - spiegano gli esperti -. Dal momento che è improbabile che ciò sia accettabile in un momento in cui i governi sono sotto pressione per evitare ulteriori blocchi, l'isolamento è probabilmente considerato un intervento per proteggere gli individui, da utilizzare insieme ad altri interventi a livello di popolazione come il distanziamento fisico, la copertura del viso e igiene delle mani". 

 

 

Non a caso la variante Delta sembra affievolirsi in Gran Bretagna e senza neppure l'ombra del lockdown con indici di letalità molto bassi". Lo conferma il virologo Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta: Una grandissima vittoria per la scienza", a dispetto dei "chiusuristi/pessimisti che hanno fatto un tifo indiavolato e "questo perché Boris Johnson si è fidato della scienza ed ha insistito con la pianificata riapertura totale senza ascoltare le solite cassandre che danno i numeri al lotto".

 

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