Sulmona, Centro Tecno-Algos e San Raffaele: cure all'avanguardia contro il dolore cronico
Presentato il progetto "CENTRO TECNO-ALGOS”, una struttura all’avanguardia e innovativa per la ricerca e la cura del dolore cronico derivante da neuromielolesione. Avrà sede a Sulmona presso la Casa di Cura San Raffaele. Il dolore cronico rappresenta la malattia più diffusa nella popolazione italiana. Secondo i dati del Ministero della Salute ne soffrono più di 13 milioni di nostri connazionali e di essi 4 milioni non riescono ad avere le cure
di cui avrebbero bisogno per alleviare la loro sofferenza quotidiana.
Sono proprio questi ultimi, coloro che sono appunto affetti da dolore cronico complesso, per i quali è necessario un forte investimento nella ricerca scientifica, affinché possano essere trovate le cure adeguate per garantire anche a questa categoria di malati il sollievo capace di ridare serenità alla loro vita. Nell’ambito delle diverse forme di dolore cronico complesso c’è quello presente nei soggetti che hanno gravi danni neuromielolesionali, un dolore del tutto particolare che costituisce un pesante aggravio di sofferenze rispetto a quelle di per sé prodotte dalla menomazione motoria e che, in molti casi, viene considerato dagli stessi malati come il problema più importante con cui confrontarsi quotidianamente. Sulla base di questi elementi di conoscenza la Fondazione Isal e l’IRCCS San Raffaele Roma hanno deciso di dare vita a Sulmona, all’interno della Casa di Cura San Raffaele, al “Centro Tecno-Algos”, un centro di ricerca e cura che ha l’ambizione di tracciare una strada nuova nel percorso di cura dei malati in trattamento riabilitativo a seguito di una lesione neuromidollare.
Un’ambizione che si fonda sulla riconosciuta esperienza e competenza delle due Istituzioni in specifici campi della ricerca e che è alimentato dal consolidato e proficuo rapporto di collaborazione e di sinergia di intenti ormai in essere da molti anni fra di loro.
Inoltre, nell’intento di diffondere i risultati della ricerca e le esperienze maturate nell’attuazione del progetto che prende avvio a Sulmona, verrà dato un poderoso impulso all’attività didattico-formativa del personale sanitario operante nel campo oggetto del presente intervento per mezzo della “Scuola Europea di alta formazione in terapia del dolore” della Fondazione Isal che per l’occasione sarà trasferita presso la Casa di Cura San Raffaele Sulmona.
Con la nascita del “Centro Tecno-Algos” a Sulmona non prende vita soltanto una struttura innovativa di ricerca e cura per i pazienti neuromielolesi, ma anche un progetto più ampio che può rappresentare una grande opportunità di sviluppo globale per un’area, la Valle Peligna nel Centro Abruzzo, che ambisce a una sua diversa ricollocazione nel panorama socioeconomico regionale.
"La prossima attivazione del ‘Centro Tecno-Algos’ presso la Casa di Cura San Raffaele di Sulmona rappresenta in modo plastico il valore di un lungo e proficuo rapporto di collaborazione fra le due Istituzioni nel campo della ricerca scientifica. E’, altresì, l'avvio di un progetto innovativo mirante a trasferire nella concretezza della pratica clinica e dell’attività di cura i risultati della ricerca stessa. – ha dichiarato il dott. Gianvincenzo D’Andrea, vicepresidente della Fondazione Isal. - Si parte, oggi, da un impegno forte nel settore del dolore cronico complesso da neuro/mielolesione per percorrere, in seguito, altre strade nel campo del dolore oggi difficilmente curabile. Una scelta motivata dalla decisione di operare in modo innovativo a vantaggio dei malati di dolore cronico che, a distanza di 10 anni dall'approvazione della Legge 38 / 2010, non vedono ancora pienamente riconosciuto il loro diritto a una cura certa ed efficace. Nel Centro Tecno-Algos, la Fondazione Isal intende investire, e investirà, quanto di meglio ha a disposizione in termini di
tecnologia e risorse umane per raggiungere lo scopo di mettere a disposizione i migliori percorsi di cure a favore di coloro che vivono la loro quotidianità sconvolta dalla sofferenza prodotta dal dolore cronico. Facciamo questo consapevoli che quanto prima raggiungeremo i risultati voluti, tanta più sofferenza inutile riusciremo a eliminare".
“Proprio in questi giorni sono stati estrapolati i dati di uno studio condotto negli ultimi sei mesi che ha avuto come scopo quello di valutare le variazioni delle condizioni cliniche dei pazienti mielolesi in fase cronica che non hanno potuto usufruire di trattamenti in regime di ricovero in follow up durante il periodo di lockdown - dichiara il dott. Giorgio Felzani, Primario dell’Unità Spinale Casa di Cura San Raffaele Sulmona. È emerso che, tra gli aspetti clinici presi in considerazione relativi alle motivazioni più frequenti per il rientro in Unità Spinale, l’85,6% degli intervistati ha riferito che il dolore si è intensificato in modo significativo” conclude il
Primario. "Il dolore cronico è una delle emergenze sanitarie, sociali ed economiche di questo secolo che coinvolge oltre a pazienti e caregiver, l’intero Sistema Sanitario - afferma il prof. Massimo Fini, Direttore Scientifico dell’IRCCS San Raffaele Roma. Nel marzo 2010 è stata emanata la Legge 38 per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza, ancora oggi inapplicata in alcune realtà regionali. Da qui l’idea di unire il know-how e le competenze di Isal e San Raffaele con l’obiettivo di sviluppare un modello assistenziale unico, all’avanguardia e replicabile al fine di assicurare il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze” conclude il Professore.