Alzheimer, il farmaco che rallenta la malattia: Aducanumab, come funziona e quanto costa la terapia
Svolta storica nella lotta all'Alzheimer. È stato approvato in Usa dall'Fda il primo trattamento contro la patologia dopo quasi 20 anni. Il farmaco è un anticorpo monoclonale (Aducanumab) di Biogen ed è indicato per chi ha forme lievi di deterioramento cognitivo o una demenza allo stadio iniziale, entrambe causate dall'Alzheimer. patologia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo e causa più comune di demenza nella popolazione anziana dei Paesi sviluppati (secondo le stime attuali, ne sarebbe colpito circa il 5% della popolazione al di sopra dei 65 anni e circa il 20% degli ultra-85enni, anche se in diversi casi può manifestarsi anche un esordio precoce intorno ai 50 anni).
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Questo anticorpo monoclonale è il primo farmaco progettato per influenzare il decorso della malattia rallentando il deterioramento delle funzioni cerebrali e non solo per alleviare i sintomi. Il farmaco è però controverso: secondo molti consulenti indipendenti, l'Aducanumab non ha dimostrato di aiutare a rallentare la malattia e anche per questo, nell'ottobre 2020, Biogen aveva deciso di interrompere i test. Un nuovo studio ha poi rilevato che con una somministrazione di dosi più elevate, l'efficacia aumentava. Le polemiche, però, non sono destinate a finire a breve. Non caso la Fda ha richiesto al produttore di condurre una nuova analisi per confermare i benefici del farmaco e se i risultati non saranno soddisfacenti, lo stesso farmaco potrebbe venire ritirato dal mercato.
Dal 2003 - riporta il quotidiano americano Washington Post - nessun farmaco è stato approvato per l'Alzheimer. Ma non cura la malattia né può invertire i suoi drammatici effetti sulla condizioni mentale dei pazienti. Secondo indiscrezioni il prezzo di questa terapia potrebbe arrivare a 50mila dollari l'anno.