Vaccino con sieri differenti, Antonella Viola: "Funzionano meglio, stessi effetti collaterali. E si risolve il problema AstraZeneca"

mercoledì 26 maggio 2021
 Vaccini anti-Covid

 Vaccini anti-Covid

2' di lettura

La seconda dose di vaccino può essere diversa dalla prima: non è un problema dal punto di vista medico (in alcuni casi potrebbe anche essere più efficace) e aiuterebbe i Paesi alle prese con una scarsità di vaccini a continuare la campagna di immunizzazione. Oltre a risolvere il problema delle rinunce per AstraZeneca. Dai primi studi sul cosiddetto "mix di vaccini", in particolare da una recente ricerca spagnola su 670 volontari di età compresa tra i 18 ei 59 anni che avevano già ricevuto una prima dose di AstraZeneca (vaccino a vettore virale) e che hanno avuto in seguito Pfizer (vaccino a Rna messaggero) è emerso che gli effetti collaterali sono gli stessi mentre il mix avrebbe addirittura aumentato e potenziato la risposta degli anticorpi". 

DiMartedì, Barbara Gallavotti: "Il virus H5N8 sorvegliato speciale. Alta letalità, rischio di una nuova pandemia"

E' concreto il rischio di una nuova pandemia dopo il coronavirus come annunciato da alcuni ricercatori? La biologa B...

"Ci si aspettava che utilizzare vaccini differenti potesse funzionare bene, perché comunque tutti i vaccini che stiamo usando prendono la stessa proteina come bersaglio", spiega Antonella Viola al Corriere della Sera. "Può cambiare eventualmente la tecnologia che aiuta il vaccino a entrare nelle cellule, come succede tra AstraZeneca e Pfizer". L'immunologa e docente di Patologia all'Università di Padova aggiunge che le combinazioni tra preparati sarebbero quindi tutte possibili e anche l'ordine di somministrazione tra uno e l'altro vaccino potrebbe essere scambiato secondo necessità.

DiMartedì, Ilaria Capua disperata: "Vi prego, se non ci fermiamo in autunno si ricomincia a chiudere"

Si fa il punto sulla pandemia da coronavirus e sui vaccini da Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, nella puntata ...

Certo, c'è ancora bisogno di conferme."In linea puramente teorica un mix di vaccini con una prima dose AstraZeneca e il secondo a base di mRNA andrebbe meglio", avverte Antonella Viola, "perché AstraZeneca lavora inducendo anche una risposta anti-adenovirus, mentre l'RNA messaggero usato da Pfizer provoca solo la risposta specifica anti-Covid". Ma non solo. C'è un altro aspetto positivo nella mescolanza dei vaccini: "Potrebbe risolvere il problema delle persone che rinunciano ad AstraZeneca, che, pur se in numero ridotto, ci sono: anche perché l'obiettivo finale non è forzare la popolazione alla vaccinazione, ma avere la massima copertura possibile". 

DiMartedì, Barbara Gallavotti e il coronavirus: "Poi c'è il laboratorio a Wuhan". Parole pesantissime

La biologa Barbara Gallavotti, ospite fissa di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, prova a spiegare la questione...