Cartabianca, salmoni "deformi, malati e mangiati vivi dai pidocchi". Servizio choc: cosa finisce sulle nostre tavole
"Ecco come viene allevato e cosa contiene il pesce che mangiamo ogni giorno". A #Cartabianca su Rai3 Bianca Berlinguer manda in onda un servizio durissimo, sconvolgente, con immagini che rappresentano un pugno allo stomaco. Si parte dal salmone, uno degli alimenti preferiti dagli italiani. Cotto, crudo come alimento usatissimo per il sushi o al carpaccio, il pesce rosa non manca quasi mai sulla tavola, almeno una volta a settimana.
Pochi sanno però in che modo vengono allevati i salmoni in Scozia, insieme alla Norvegia il principale esportatore. "Migliaia di esemplari racchiusi in vasche galleggianti di pochi metri quadri - spiega il servizio -. Nuotano in uno spazio minuscolo per anni, soffrono di deformità e malattie, mangiati vivi dai pidocchi di mare. Ciechi, con la pelle che si scatta, brandelli di carne mancante e alghe che crescono nelle ferite aperte. Tanti i salmoni che muoiono e vengono lasciati lì a decomporsi. Per il sovraffollamento, ogni impianto di itticoltura ha bisogno di enormi quantità di antibiotici, pesticidi e insetticidi, che assorbiti dai pesci anche attraverso i mangimi ne contaminano le carni. L'abuso di antibiotici crea resistenza negli esemplari, favorendo la generazione di superbatteri sempre più virulenti. Prolificano le infezioni in pesci e crostacei allevati nei paesi asiatici, dove senza nessun controllo si fa un uso indiscriminato di antibiotici e medicinali.
Anche nel Mediterraneo, si spiega, "centinaia di vasche di allevamento: orate, branzini, trote, per mercati e supermercati. Dai 100mila ai 300mila pesci ogni gabbia galleggiante, acqua di mare riempita di antibiotici che inquina esemplari e ambiente circostante. Per la riproduzione c'è il passaggio a terra, con la rete i pesci vengono trasferiti in casse piene di ghiaccio e poi passati in vasche sempre più piccole, con acqua stagnante e luce accesa 24 ore per spingerli alla riproduzione, alterando i loro ritmi vitali".
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E ancora: "Trote fecondate, sedate e 'spremute' delle uova. E pesci 'legati' ancora vivi, come garanzia di freschezza, la carne timbrata con le etichette, e infine la lenta morte per asfissia o più veloce, a bastonate". Una fiera delle atrocità, un video che sta già diventando virale grazie al passaparola e alle condivisioni degli attivisti animalisti.