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Coronavirus, occhio ai disturbi che non passano: il governo ti "risarcisce" con cure gratuite

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Il coronavirus lascia segni indelebili. Lo sa bene chi lo ha contratto, tanto che lo Stato ha deciso di venire loro incontro. Chi ha infatti avuto il Covid-19 in forma grave ha diritto a non pagare il ticket sanitario. Lo fa sapere il Giorno che riporta l'elenco degli "aiuti": dalle visite specialistiche, agli esami di laboratorio fino agli accertamenti. Tutti gratuiti per coloro che sono stati ricoverati a causa del Coronavirus. L'esenzione, resa possibile da uno stanziamento governativo di 50 milioni, durerà due anni.

 

 

Eppure gli effetti del coronavirus si possono notare anche nei pazienti che hanno contratto il Covid in forma più lieve. "Una ricerca condotta oltreoceano - spiega Gianfranco Parati, docente di cardiologia all'Università Milano-Bicocca e direttore scientifico dell'Istituto Auxologico Italiano -, ha individuato più di 50 effetti a lungo termine. Il dato rilevante è che oltre l'80 per cento dei pazienti oggetto dello studio continua a manifestare disturbi per almeno due o tre settimane dopo la guarigione. La stanchezza cronica, che colpisce il 58% dei guariti, è il più diffuso, seguono mal di testa (44%), deficit di attenzione (27%), difficoltà respiratorie (25%), perdita dell'olfatto e talvolta del gusto (21%). Un quarto accusa invece indebolimento o perdita dei capelli".

 

 

 

Da qui la necessità di una riabilitazione per poter uscire dall'incubo che in tantissimi hanno vissuto. Riabilitazione che comprende - conclude Parati "euromotoria, cardiorespiratoria e metabolica. Questi servizi possono venire erogati in regime di ricovero ospedaliero, di macroattività ambulatoriale o anche, in modo pionieristico, a domicilio, attraverso tecnologie digitali che consentono di seguire percorsi di 'teleriabilitazione'". 

 

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