Vaccino, addio siringa: in arrivo la profilassi contro il coronavirus in pillole
Un vaccino in pillole. È quello che stanno sperimentando i ricercatori della start up Nextbiomics al Policlinico Federico II di Napoli. L'innovazione sta nel fatto che per la somministrazione del vaccino anti-Covid non ci sarebbe più bisogno delle iniezioni, e quindi di postazioni dedicate con tutto il lavoro organizzativo che ne deriva. Potrebbe bastare una pillola.
"L'idea è nata per creare un vaccino quotidiano contro il Coronavirus, che riduca gli impatti sociali ed economici rispetto a quanto stiamo vedendo in questi mesi con aperture di centri vaccinali e migliaia di medici impiegati", spiega a Napolitoday Giovanni Sarnelli, docente di Gastroenterologia e Ceo della società. "Inoltre", aggiunge, "non ci sarebbero difficoltà di conservazione, cosa che invece si verifica con alcuni vaccini utilizzati oggi". Al momento lo studio risulta in una fase pre-clinica, con la sperimentazione sugli animali conclusa e con con dati confortanti. Ancora incerti, invece, i tempi per un possibile arrivo sul mercato del vaccino in pillole.
"I dati sono molto confortanti e abbiamo presentato richiesta di brevetto - prosegue Sarnelli - Sappiamo che la sperimentazione prevede un procedimento complesso, articolato in tre fasi. Non saprei dire quali possano essere i tempi anche perché è necessario l'intervento di case farmaceutiche. Di certo, con la pandemia i tempi della sperimentazione si sono accorciati di molto". E ancora: "Il nostro prodotto - afferma il docente - non utilizza un virus inattivato né una sequenza di dna. Noi abbiamo incorporato la proteina in una batterio buono, un probiotico già utilizzato in commercio, che utilizziamo come vettore per raggiungere il sistema immunitario dell'intestino".