12 scienziate scrivono al Tempo. Oggetto un articolo apparso sul sito dove si dava conto della "bufale" sulle professoresse che hanno messo in guardia i giovani dai rischi di AstraZeneca. E così, nell'edizione del 18 aprile, le esperte scrivono ancora al quotidiano di Franco Bechis. "Abbiamo studiato i dati riportati nell'articolo di Dario Martini, apparso ieri (venerdì 16 aprile 2021, ndr) su iltempo.it, scoprendo che purtroppo sono stati analizzati in modo non corretto".
Otto e mezzo, Massimo Galli vede la catastrofe: "Riaperture, mi tremano le ginocchia. Draghi, rischio calcolato male"
"Un rischio calcolato"? Secondo Massimo Galli, quello che corre l'Italia è un "rischio calcola...Le scienziate contestano infatti il calcolo usato per scoprire la letalità del Covid-19 nei giovani. In questo caso - vergano - "il giornalista ha utilizzato i dati sulla letalità nei soggetti dai 20 ai 49 anni senza stratificarli per fascia di età: un approccio errato perché tra i 20-29, 30-39, 40-49 anni si hanno rischi molto diversi. Scorporando la popolazione per decennio, come riportato nel nostro articolo, si evidenzia infatti che la letalità tra i 40 e i 49 anni è dello 0,2% e solo sotto i 40 il rischio si approssima a zero. Il giornalista quindi sbaglia nel citare i dati da noi riportati nell'articolo sul Corriere della Sera del 15 Aprile (stratificati per età e non accorpati in una singola categoria) e nel riportare affermazioni da noi non esplicitate".
Vaccino, Pfizer e Moderna rifiutano i test su trombosi e coaguli di sangue. Effetti collaterali, il sospetto sulla "chiamata privata"
La Johnson&Johnson avrebbe contatto segretamente le altre aziende produttrici dei vaccini anti-Covid per unire gli s...Stando ai dati riportati dall'Iss "il rischio sotto i 40 anni per un soggetto sano è pari a 1,6 per milione. Il rischio di decesso per trombosi da vaccino AZ in questa fascia di età è ad oggi calcolato a 2,9 per milione, quindi superiore al rischio di morte per Covid", è la conclusione delle professoresse che arrivano poi al punto: "Questa analisi permette di affermare che nei soggetti giovani il rischio di morte a causa di complicanze secondarie al vaccino supera il beneficio che il vaccino avrebbe nel prevenire malattia grave e morte da COVID-19". Non è dello stesso parere Il Tempo che ha voluto interpellare niente di men di Giorgio Palù per fare chiarezza e rassicurare i più giovani. "Si muore di più di Covid che per le trombosi letali seguite alle somministrazioni del vaccino AstraZeneca. Anche considerando le fasce di popolazione più giovani", è stato il commento chiarissimo del presidente dell'Aifa.