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AstraZeneca, gli effetti collaterali del vaccino: "Attenzione ai sintomi per 20 giorni", cambia tutto

AstraZeneca  

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Dopo aver fatto il vaccino AstraZeneca bisogna stare attenti agli eventuali sintomi che dovessero comparire nell'arco di tempo da 4 a 20 giorni dopo aver ricevuto la dose. L'invito ai vaccinati con il siero anglo-svedese nella fascia di età compresa nelle raccomandazioni dell'Ema, riporta il Giorno è di segnalare senza esitazioni eventuali effetti gravi, come "mancanza di respiro, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, sintomi neurologici come mal di testa grave e persistente o visione offuscata, minuscole macchie di sangue sotto la pelle oltre il sito di iniezione".

 

 

 

Non solo. Bisogna anche monitorare i soggetti a rischio coaguli con bassi livelli di piastrine, osservati in rarissimi casi dopo la vaccinazione anti-Covid. Nei casi dubbi, raccomanda l'Oms, è necessario rivolgersi al medico per i provvedimenti del caso. "In presenza di sintomi come lividi, ematomi, mal di testa forte, dolori addominali inspiegabili", ha spiegato Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, "è giusto che la gente avverta subito il curante, e si sappia che esistono cure in tutti gli ospedali. Uno studio della Johns Hopkins University ha mostrato, del resto, come le trombosi del seno venoso cerebrale colpiscono purtroppo una persona su 200mila a tutte le età, anche quanti non hanno ancora fatto il vaccino".

 

 

La raccomandazione infatti è di vaccinare più rapidamente con AstraZeneca le persone nella fascia d'età sopra i sessanta. Le trombosi, si è visto, vengono come complicanza infettiva (e nonostante le cure) a una parte di quelli che non si vaccinano e si ammalano. "Ricordiamo piuttosto quanti farmaci banali, fra i quali la stessa aspirina, abbiano subito prima una riduzione e poi una limitazione d'uso", ha aggiunto il virologo Giorgio Palù, presidente Aifa, per dare una idea dei rischi insiti nei medicinali.  

 

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