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AstraZeneca, il sospetto sul vaccino e i morti: "Sindrome rara, porta a coagulazione del sangue e trombosi cerebrali"

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Vaccino AstraZeneca e morti per trombosi, verrano passate al setaccio le cartelle cliniche per capire se il nesso è solo casuale, vale a dire se siamo di fronte a una sfortunata coincidenza temporale, o se c'è davvero qualche effetto collaterale non considerato, o sottovalutato, nel siero messo a punto dall'azienda anglo-svedese. L'Aifa ha deciso di sospenderne la somministrazione in Italia, dopo alcuni casi sospetti, e in attesa del "verdetto" dell'Ema, l'agenzia europea dei medicinali.

La risposta è attesa entro giovedì: ai paesi membri è già stata chiesta una "lista dettagliata", spiega Repubblica. Obiettivo: capire in tempi rapidissimi quante siano state le segnalazioni di problemi di salute o decessi avvenuti "entro tre settimane dal vaccino". Possibile causa: "Un difetto della coagulazione del sangue, dalle trombosi alle emorragie". Per ora, i casi riscontrati sono appena 30 su 5 milioni di immunizzati con AstraZeneca, una media in linea con i non vaccinati, ma gli esperti sospettano che tutto possa essere ricollegato a "una sindrome rara, all'apparenza contraddittoria, riscontrata in alcuni vaccinati - spiega ancora Repubblica -: un calo di piastrine (segnalato anche dall'Ema giovedì scorso fra i possibili effetti collaterali dei vaccini) e la presenza di coaguli del sangue".

 

Poche piastrine dovrebbero essere associate a sangue fluido, quindi assenza di trombi, eppure "ci sono casi rari in cui le condizioni compaiono insieme, perché le piastrine vengono quasi tutte reclutate nei trombi", spiega Maurizio Margaglione, genetista dell'università di Foggia e membro della Società italiana per lo studio dell'emostasi e della trombosi. Questo sospetto avrebbe portato il Paul Ehrlich Institut tedesco a imporre lo stop alla vaccinazione con AstraZeneca, decisione poi imitata dal governo italiano. Insomma, non è più "tutto tranquillo" sul fronte vaccino. 

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