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Covid, record di contagi e oltre 1000 morti al giorno. Il fisico Parisi: "Quarta ondata e nuove varianti", Italia in trappola?

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Nel pieno della terza ondata Covid, c'è già chi teme il peggio: la quarta ondata. Intervistato dal Corriere della Sera, il fisico Giorgio Parisi, presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei, non nasconde la propria angoscia. "Io non sono preoccupato soltanto per la terza ondata che è in corso, ma inizio a temere per la quarta che potrebbe arrivare il prossimo inverno".

 



Molto si è discusso nei mesi scorsi sulla natura di questa nuova impennata di contagi: coda della seconda ondata di fine autunno o terza vera e propria? Parisi non ha dubbi: "Ha caratteristiche diverse: le varianti. La mutazione inglese per esempio ha una contagiosità superiore del 50% e una letalità del 30%. Mantenendo le misure costanti i casi raddoppierebbero in poco meno di due settimane". Tra una decina di giorni scopriremo anche se si sfonderà il picco dei 41mila contagi in un solo giorno registrati durante la seconda ondata. "Ultimamente abbiamo visto un incremento del 30% a settimana, vuol dire un raddoppio dei casi in due settimane e il quadruplo in un mese: dai 13mila di ieri si può passare a 50mila casi". E il rischio, concreto, è nuovamente quello di vedere mille morti al giorno. Ma "se si ritarda la risalita della curva - anche di 2-3 settimane - ma intanto si vaccina speditamente la popolazione anziana potremmo avere meno decessi e anche meno ricoveri".

 

 

 

Il segnale d'allarme è stato quando a inizio febbraio l'Istituto superiore di sanità ha fissato al 18% l'incidenza delle varianti sui contagi complessivi. La grande incognita sulla curva dei contagi non è tanto il lockdown, che per forza di cose non potrà più essere totale modello marzo-aprile 2020, ma l'impatto che hanno le scuole sulle infezioni: "Mi piacerebbe sapere quanti sono i casi negli istituti e soprattutto i doppi casi nelle singole classi per capire la trasmissibilità - sottolinea il professor Parisi -. Ci sono ancora cose che non sappiamo". E ora, "se dovessero spuntare nuove varianti che sfuggono ai vaccini attuali", si dovrebbe già temere per la quarta ondata: in quel caso sarebbe "necessaria una campagna vaccinale di richiamo a dicembre-gennaio. Ma bisogna pensarla ora".

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