Coronavirus, Massimo Galli: "I contagi di Ferragosto ci costeranno di più. Il rischio è chiudere un pezzo di paese"
"Danni all'economia? I contagi di Ferragosto ci costeranno di più". Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, intervistato dal Messaggero si mostra ancora una volta piuttosto pessimista riguardo alla situazione coronavirus e critica il governo per la decisione di chiudere le discoteche. Non perché sbagliata, ma perché tardiva. "Aprire le discoteche non è stata certo un'idea né opportuna, né brillante, e sarebbe stato opportuno che chi di dovere lo avesse stabilito con chiarezza, senza consentire deroghe".
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La preoccupazione, sottolinea il professore, ora è per i giovani ma soprattutto in prospettiva: "L'età media delle nuove infezioni si è abbassata perché i giovani sono più esposti, e non solo per la frequentazione di discoteche e movide, ma anche perché si muovono per lavoro". Il vero pericolo, puntualizza, "è che l'infezione possa a tornare a diffondersi coinvolgendo anche le persone più anziane". La situazione è peggiore del previsto: "Speravo molto che in questo periodo i numeri sarebbero stati più confortanti. Rimarremo fuori dai guai se non permetteremo al virus di circolare per un certo numero di giorni senza controllo, perché allora ci troveremmo di nuovo a dover decidere se chiudere un pezzo di Paese". E tra economia e salute, Galli non ha dubbi: "In tutte le grandi epidemie del passato le scelte dei governanti sono state condizionate da pressioni e considerazioni di contenuto economico. Ma i costi successivi, umani ed economici, se non fai le cose come vanno fatte, sono sempre stati assai più pesanti".