Coronavirus, il mondo scientifico insorge contro il vaccino annunciato da Putin: "Violate le regole, rischi altissimi"
L'annuncio di Vladimir Putin, il vaccino al coronavirus che la Russia avrebbe trovato e che sarebbe stato testato anche sulla figlia dello zar, scuote il mondo e attira le critiche del mondo scientifico, a cui dà voce il Corriere della Sera. Ad aprire le danze è Sergio Abrignani, ordinario di Patologia generale alla Università Statale di Milano, il quale afferma: "La gara l’avranno vinta, ma senza seguire le regole scientifiche perché non è possibile sapere se la vaccinazione funziona e soprattutto se ci sono effetti collaterali dal momento che la fase 3 è iniziata una settimana fa e in genere richiede un anno e mezzo di tempo. Anche accorciando i tempi occorrono almeno 4-6 mesi per dimostrare sicurezza ed efficacia su una platea di migliaia di volontari. Senza i dati di efficacia non si può procedere a una registrazione e a una vaccinazione di massa". Insomma, mostra di non avere dubbi. E ancora, aggiunge: "l vaccino è stato registrato perché Putin ha deciso che è efficace. Viene in mente Faruk, re d’Egitto, che quando giocava a poker dichiarava il punto senza mostrare le carte, bastava la sua parola, parola di re", conclude sarcastico. Dubbi anche da parte di Massimo Galli, l'infettivologo del Sacco di Milano: "Finché non avremo dati confermati si tratta solo di un annuncio giornalistico. Sarebbe bellissimo se fosse vero, ma devo esprimere delle riserve fino a quando non avremo evidenze", taglia corto.