Polli, lo studio che stravolge la storia: impensabile, ecco da chi discendono
I dinosauri non sono scomparsi, si sono solo evoluti, o meglio sarebbe dire, "involuti": da predatori sono divenuti prede, ed oggi bazzicano recinti e gallinai emettendo, anziché il feroce ruggito cui siamo soliti associarli, un verso acuto che giunge all'orecchio col suono di "coccodè". Ebbene sì, i polli sono i discendenti del Tyrannosaurus Rex, dinosauro teropode vissuto nel Cretaceo superiore. A scoprire questo curioso legame di parentela, per la prima volta, sono stati i ricercatori delle università americane di Harvard e del North Carolina, i quali hanno identificato una proteina che i leggendari rettili del cretaceo e uccelli quali polli e struzzi condividerebbero. Le sorprese non finiscono qui: la macromolecola in oggetto sarebbe assente nelle lucertole, sovente accomunate agli antichi predatori estintisi 65 milioni di anni fa. È possibile che i dinosauri, a oggi, si presentino a noi sotto le mentite spoglie di una gallina? Pare proprio di sì. L'indagine ha destato il disappunto della comunità scientifica, la quale ha espresso il proprio dissenso in merito all'attendibilità di uno studio che ha stravolto i tradizionali metodi di ricerca: anziché esaminare la struttura degli scheletri dei fossili, si è indagato sulle proteine ivi contenute.
Non è possibile - sostengono gli esperti - che una struttura molecolare così antica pervenga a noi in uno stato di conservazione tale da poter essere studiata. Per tali motivi, i risultati appannaggio degli atenei americani sarebbero «uno scherzo», come in molti li hanno definiti. Ma il professor John Asara - docente presso la Harvard medical School - non è d'accordo, e in merito alla sua controversa scoperta, afferma: «Ora siamo in grado di stabilire una fortissima relazione dal punto di vista evolutivo tra il dinosauro T-Rex e gli uccelli». Anche la paleontologa molecolare Mary H. Schweitzer difende l'indagine alla quale ha preso attivamente parte, e assicura di aver estratto intatta, dalle ossa del dinosauro, la proteina investigata: «Non c'è alcuna traccia di contaminazione possibile e siamo certi che la nostra teoria evolutiva sia corretta».
Mentre le torie sul bizzarro legame tra polli e T-Rex vengono contestate, quelle relative alla parentela tra i dinosauri e gli altri pennuti mettono d'accordo tutti: gli uccelli discendono dagli epici rettili che non hanno mai smesso di ispirare cinematografia e letteratura. Da mastodontici predatori del giurassico, questi animali si sarebbero mutati in graziosi volatili dall'aspetto vezzoso e dalle dimensioni, talvolta, ipercontenute. Tra i tanti studiosi, a interessarsi all'argomento è stato anche Andrea Cau del Dipartimento di scienze biologiche, geologiche e ambientali dell'Università di Bologna, il quale, in un articolo pubblicato su Science, spiega: «Noi crediamo che sia una specie di coevoluzione. La diminuzione di dimensioni ha portato a condizioni che portavano, a loro volta, a ulteriore diminuzione. Una specie di circuito positivo che accelerava il cambiamento». Autorevoli conferme in merito giungono anche dalla paleontologa Julia Clarke dell'Università del Texas, ad Austin, la quale afferma: «Gli uccelli sono dinosauri viventi, proprio come noi siamo mammiferi. Tutte le specie di uccelli che abbiamo oggi sono discendenti di un lignaggio di dinosauro: i dinosauri teropodi».