Coronavirus, Walter Ricciardi: "Rischiamo il caos catalano. Nuovi lockdown nelle località di vacanza"
L'Italia sul coronavirus rischia "uno scenario catalano". A sostenerlo, in una intervista a La Stampa, è Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. "Adesso responsabilità. La tolleranza è troppa, rischiamo il caos catalano. Servono piu' sanzioni". Parole pesanti, alla luce di un ultimo bollettino che ha registrato 3 soli decessi, bilancio mai così basso da marzo a oggi. Ma il punto sono gli indici di contagio, ancora allarmanti per l'esperto, e il comportamento degli italiani.
Virus, dati in discesa nel bollettino di oggi, ma occhio a queste due regioni
"Servono più controlli, ma soprattutto applicare sul serio le sanzioni", continua Ricciardi. "Purtroppo vedo che le multe sono lo zero virgola qualcosa rispetto al numero delle persone fermate. Così non va. Potremmo fare di meglio, senza abbassare la guardia, come purtroppo fanno un po' troppi in giro". Secondo il professore, finora "siamo stati tra i pochi Paesi ad aver reagito bene e tempestivamente alla pandemia, ma ora dobbiamo fare di tutto per non arrivare impreparati alla battaglia di ottobre, quando il virus potrebbe rialzare la testa". "Sarebbe stato meglio - conclude - trovarci oggi vicino a zero contagi che non dover affrontare la possibile seconda ondata con i circa 200 casi che registriamo quotidianamente". Per questo va evitato "di fare la fine della Catalogna o di Israele" e "se i focolai crescono di numero e volume c'è il rischio di non riuscire più a tenerli sotto controllo. Allora potrebbe capitare di dover creare delle zone rosse anche in luoghi di villeggiatura dove si finirebbe per restare intrappolati". Più che Catalogna, uno scenario da lockdown apocalittico: "Intrappolati in vacanza", il titolo di un film di cui forse qualcuno già conosce la trama, tenendo all'oscuro il resto della platea.