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Oro, diamanti e pietre preziose. Quando l'Iphone diventa chic

Stuart Hughes tempesta di diamanti un telefonino: ora costa 8 milioni di euro. Solo l'ultima trovata di una lunga serie di sfizi tecnologici
di Roberto Amaglio venerdì 22 ottobre 2010

2' di lettura

Spendere otto milioni di dollari per un iPhone sembra un gesto folle. Non la pensa così Stuart Hughes, il gioielliere inglese che ha trasformato un normale iPhone nel gadget hi-tech più costoso al mondo, e neppure il magnate australiano che si vocifera lo abbia già acquistato in gran segretezza. Le caratteristiche lasciano a bocca aperta: 500 diamanti rosa incastonati sul guscio del telefono, per un totale di oltre cento carati; il logo Apple arricchito da ben 53 diamanti; il bottone di navigazione centrale contornato da un unico diamante rosa di 7,4 carati. Come ogni smartphone che si rispetti, anche questo è dotato di un involucro protettivo. Ma è leggermente diverso da quelli in gomma o in plastica. Infatti Mr. Hughes ha ricavato da una pietra di granito una scatola rosa foderata di cuoio di altissima qualità. Questo nuovo ultra-chic iPhone ha spodestato proprio il precedente modello di iPhone, l’iPhone 3GS nella versione "Supreme" che costa "solo" tre milioni di dollari. E’ realizzato da una casa specializzata proprio nel trasformare ogni prodotto di Apple in un gioiello da favola. Per quanto stravaganti, questi non sono più casi isolati. L’hi-tech è diventato una moda con il suo design, il suo stile e, naturalmente, con sua la ricerca del lusso più chic. Così l’iPhone da miliardari è in buona compagnia sulle vetrine delle grandi case di moda. Per rimanere in tema di telefonia, un altro designer inglese aveva rivestito un Blackberry di oro giallo a diciotto carati con 4500 diamanti . Il "derby" tra iPhone e Blackberry si gioca anche sulle pietre preziose. Per chi non ama la comunicazione mobile, ci sono tastiere e mouse laccate con un rarissimo estratto di Urushi, un albero giapponese, che conferisce un colore rossastro assolutamente unico. Costo medio quasi 4500 dollari per una tastiera, ovviamente solo su ordinazione. Se fosse un gadget troppo spartano, ci sono mouse svizzeri con rivestimento in cuoio cucito a mano che sfiorano i 15000 euro. E’ in vendita persino un pezzo unico: un telefonino interamente lavorato a mano con tutte le perle più preziose al mondo. Il mercato dell’hi-tech chic è sempre più diffuso ma soprattutto è colorato di rosa femminile – come dimostra il successo, anche commerciale, del netbook realizzato da Hewlett-Packard e disegnato dalla stilista Vivienne Tam. Questo computer non è stato presentato in una fiera dell’informatica. Con le sue decorazioni e materiali, che lo rendono simile ad una borsetta, il netbook ha sfilato sulle passerelle dell’alta moda, sfoggiato da modelle insieme ad abiti coordinati. E’ finita l’epoca delle apparecchiature pesanti, anti-estetiche e aggrovigliate nei cavi. Ora l’hi-tech si fa chic. di Gabriele Cazzullini

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