Si chiamano Recycling Tree, No touch e Physical Videogame le tre installazioni realizzate dalla Link Campus University e dal centro di ricerca DASIC (Digital Administration and Social Innovation Center), che saranno esposte da oggi, tre ottobre, fino al cinque, alla Maker Faire di Roma. Di cosa si tratta - L' installazione Recycling Tree consiste in bidoni "intelligenti" in grado di riconoscere e espellere i rifiuti non riciclati correttamente, calcolando il risparmio energetico del giusto smaltimento; No Touch è invece un’interfaccia alternativa ai sistemi touch per gestire la potenza di un getto d’acqua; Physical Videogame costitusice un ‘avatar fisico’ azionato da servomotori su un percorso a ostacoli. Recycling Tree - L'obiettivo di Recycling Tree è sensibilizzare i cittadini sul tema della raccolta differenziata. Il sistema si avvale di due bidoni intelligenti in grado di distinguere le bottiglie di plastica dalle lattine di alluminio, grazie a servocontrollori e sensori di due board Galileo. L’installazione sfrutta la rifrazione della luce per riconoscere la plastica e la capacità di conduzione elettrica per l’alluminio. Se l’utente inserisce una lattina nel bidone della plastica, questa verrà espulsa. Se il rifiuto è riciclato correttamente, il bidone fornirà un indice di risparmio in termini di emissioni di Co2, energia e acqua. A conclusione della Maker Faire sarà possibile avere i risultati complessivi della raccolta differenziata effettuata durante la tre giorni. No Touch - No Touch si basa invece sulla board Intel Galileo : un’interfaccia alternativa ai sistemi touch che permette, muovendo la mano libera nell’aria, di manipolare un fenomeno (temperatura, variazione di un campo elettromagnetico, intensità della luce di una lampadina e altro) senza touch screen, manopole o leve. Alla Maker Faire sarà possibile controllare la potenza di un getto d’acqua, sulla scia di quanto accade con lo strumento musicale Theremin, con il quale è possibile controllare le note musicali al variare dell’interruzione di un campo. Physical Videogame - Infine un tuffo nel passato con Physical Videogame che ricrea in versione analogica un car videogame cult – come Formula One, Death Race, Pole Position – con oggetti d’uso quotidiano o materiali di scarto. Una macchinina posizionata su un rullo dovrà evitare gli ostacoli lungo tutto il percorso. Allo scontro con uno di essi, il sistema rileverà la collisione grazie ai sensori magnetici posizionati sotto gli ostacoli e arresterà il gioco.