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Pasta, i cinque falsi miti su questo cibo

di Federica Villa sabato 24 ottobre 2015

2' di lettura

Cotta o al dente? Lunga o corta? La pasta è l'alimento più presente sulle tavole italiane, ma non lo si conosce così bene come si potrebbe immaginare. Ci sono cinque miti su spaghetti, maccheroni e simili che vanno sfatati. Non fa ingrassare - Cento grammi di pasta equivalgono a circa 360 kcal, di cui circa il 70% sotto forma di carboidrati complessi. Significa cioè che la quota proteica è superiore a quella dei grassi. La pasta dunque non fa ingrassare, ma bisogna stare attenti ai condimenti, sono quelli che portano i chili in più.  Senza glutine non è meglio - Molte persone pensano che mangiare evitando il glutine sia più salutare. Ma questa dieta va seguita solo da chi è celiaco o da chi ha una forte intolleranza al glutine. Per tutti gli altri la pasta normale è consigliata perché dà il giusto quantitativo di energie, che altrimenti mancherebbe all'organismo. L'hanno davvero inventata gli arabi -  Abu Abd Allah Muhammed, cartografo della corte di Ruggero II, re di Sicilia, fornisce la testimonianza che la pasta sia stata inventata dagli arabi e non dai cinesi come alcuni avevano pensato. Il cartografo racconta di una pasta secca a forma di fili, denominata itriyya e prodotta nella colonia araba di Palermo. Si era pensato che fossero stati i cinesi ad inventare questo cibo per via della somiglianza tra pasta lunga e noodle, ma questi ultimi sono fatti con farina di grano tenero o riso e non con il grano duro tipico della pasta.  Al dente è più digeribile - Una delle credenze più sbagliate sulla pasta è che, se poco cotta, sia anche poco digeribile. Nulla di più falso. Cuocere la pasta al dente è la mossa giusta perché la rete di glutine trattiene al proprio interno i granuli di amido, rendendoli digeribili in modo graduale. La pasta stracotta, al contrario, rilascia nell'acqua l'amido, rendendola torbida e risulta collosa e pesante quando la si mangia. Quando va salata - Fondamentale sapere quando salare l'acqua della pasta. Se si sbaglia il momento, si rovina tutto il piatto. L'attimo perfetto arriva quando l'acqua bolle, poco prima di buttare la pasta. Se non si segue questo trucco, l'acqua impiegherà di più a bollire e la pasta assumerà un sapore diverso da quello originale. 

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