Credeva di chattare su Facebook con una ragazza. Fesso, così lo hanno lasciato in mutande

di Giovanni Ruggierodomenica 27 marzo 2016
Credeva di chattare su Facebook con una ragazza. Fesso, così lo hanno lasciato in mutande
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Capita quasi ogni giorno a chi frequenta Facebook di ricevere richieste di amicizia da misteriose ragazze, di solito molto avvenenti e con qualche amico già in comune. Di solito questi profili hanno poche fotografie e informazioni molto scarne, ma nel dubbio la richiesta viene accettata, con quella latente speranza che quella bella ragazza in bikini voglia attaccare bottone proprio con noi. È anche con questo metodo che i truffatori informatici riescono a prosciugare interi conti in banca, come dimostra l'arresto di quattro persone in Sicilia che sono riuscite a rubare circa 10mila euro dal conto online di un uomo di Roma. Il phishing - Secondo le indagini della Polizia postale, alla quale ha denunciato il furto di identità la vittima, i truffatori hanno agganciato l'uomo su Facebook con il profilo di utente con un nome femminile, ma a lui sconosciuto. In poco tempo, la vittima ha cominciato a chattare con la presunta ragazza e di lì a poco la conversazione è passata su Whatsapp. Con estrema facilità, i malviventi sono entrati in possesso sia del numero di telefono della vittima che dei suoi dati personali, presenti sul social, come data e luogo di nascita e indirizzo di posta elettronica. Sono riusciti così a chiedere e ottenere il duplicato della sim card abbinata al numero della vittima e accedere a diversi suoi profili online. Il furto - I truffatori sono riusciti ad accedere nella casella email della vittima, ne hanno resettato la password e con una rapida ricerca tra le email ricevute sono risaliti ai dati di accesso al conto corrente online. Una volta dentro, hanno spedito un bonifico indirizzato a un Iban intestato a uno di loro.