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Malattie da fumo: anticiparela diagnosi con uno screening

Più di 700 i fumatori ed ex fumatori reclutati e scrinati in soli sei mesi: in aumento le donne che si sottopongono al programma che permette di individuare i tumori precocemente, in una fase in cui l’87 per cento risulta operabile
di Maria Rita Montebelli venerdì 31 maggio 2019

3' di lettura

Proseguono in Humanitas fino a dicembre i controlli gratuiti per scoprire lo stato di salute di polmoni e cuore, per identificare una forma tumorale in uno stadio iniziale e asintomatico. È  questo l’obiettivo del progetto SMAC, acronimo di Smokers health Multiple Actions, l’innovativo programma di screening gratuito per forti fumatori ed ex fumatori messo a punto dalla dottoressa Giulia Veronesi, responsabile della Sezione di Chirurgia Robotica di Humanitas, presso l’Unità Operativa di Chirurgia Toracica diretta dal prof. Alloisio, con il supporto di Humanitas Cancer Center, Humanitas University, Ministero della Salute, AIRC, ATS Milano Città Metropolitana, Medici di Medicina Generale, LILT e Fondazione Umberto Veronesi. I numeri del Progetto SMAC. Iniziato a settembre 2018, in 6 mesi ha reclutato e scrinato 900 persone a rischio, di cui 65 per cento uomini e 35 per cento donne, registrando un aumento del numero delle donne rispetto ai precedenti progetti di screening in cui la percentuale si fermava al 20 per cento. Il 72 per cento degli scrinati è risultato un fumatore attivo mentre il 28 per cento ex fumatore “Quest’ultimo dato, timidamente positivo - spiega Giulia Veronesi - dimostra che gli ex fumatori hanno finalmente capito che, anche se hanno smesso di fumare da qualche anno, devono continuare a controllare lo stato di salute dei propri polmoni e del proprio cuore”. Non si può parlare, invece, con uguale ottimismo del comportamento delle donne: la percentuale di ex fumatrici è infatti molto bassa, 14 per cento rispetto al 28 per cento negli uomini. I primi risultati. Il programma di screening, che si rivolge ai fumatori da più di 30 anni o agli ex fumatori con età superiore ai 55 anni, si articola in cinque step: compilazione di un questionario conoscitivo, incontro con un medico per anamnesi e condivisione degli stili di vita, TAC a basso dosaggio senza contrasto, prelievo di sangue e spirometria. L’età media dei partecipanti, sino ad oggi, è di 64 anni, simile tra donne e uomini, con una intensità di fumo media di 46 pack/year, (pari a 2 pacchetti al giorno fumati per 23 anni) e il rischio medio di sviluppare un tumore, secondo il calcolatore plco, di 5.5 per cento in 6 anni. La percentuale dei soggetti scrinati che hanno evidenziato la presenza di un tumore è di circa il 2,6 per cento, decisamente più alta rispetto ai precedenti studi eseguiti dal team, questo grazie alla selezione dei soggetti a più alto rischio mediante impostazione del limite di ingresso allo screening. La distribuzione degli stadi di aggressività dei tumori conferma una elevata percentuale di stadi I e II pari al 70 per cento, la presenza di una quota di stadi III intorno al 22 per cento, simile alle esperienze precedenti, e 8 per cento di stadi avanzati (stadio IV).  “Questi risultati dimostrano come attraverso lo screening riusciamo a trovare i tumori prima che diano sintomi della loro presenza, in una fase in cui sono operabili. - continua la dottoressa Veronesi - Attualmente la maggior parte dei pazienti arriva alla diagnosi quando compaiono i sintomi, dunque con la malattia già più avanzata e minori possibilità di guarigione. Inoltre, grazie allo screening, è oggi possibile individuare tumori molto piccoli, che possono essere trattati con chirurgia mini-invasiva robotica e personalizzata, risparmiando la maggior parte del polmone sano, con recupero funzionale rapido e dimissione precoce”. A totale conferma di ciò, si osserva nella sperimentazione un’inversione delle percentuali rispetto ai tumori riscontrati in assenza di screening; da 87 per cento casi operabili nello screening a solo 25 per cento dei casi operabili fuori dallo screening. Il futuro di SMAC. “Abbiamo ancora mille posti disponibili, totalmente gratuiti, per lo screening nei prossimi 6 mesi - conclude la dottoressa Veronesi - Sono arruolabili soggetti con età superiore ai 50 anni con storia di fumo di circa 30 anni”. (FABRIZIA MASELLI) Per candidarsi al Progetto SMAC è necessario compilare il questionario online al seguente link https://www.humanitas.it/news/smac-questionario oppure mandare una mail all’indirizzo smac@humanitas.it

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