La città antica di Roselle si popola di statue
L'esposizione permanente sarà inaugurata sabato 9 ottobre alle 16 al parco archeologico
La città antica di Roselle si popola di statue e la storia torna a vivere. Le copie di cinque fra le quaranta più belle sculture ritrovate in quest'area tra gli anni '60 e '80 e conservate nel Museo Archeologico e d'Arte della Maremma a Grosseto saranno esposte nei loro luogi di origine. Sabato 9 ottobre 2010, alle 16, si terrà l'inaugurazione dell'esposizione permanente. Le statue raffigurano Agrippina Minor, madre dell'imperatore Nerone e moglie dell'imperatore Claudio; un giovane rappresentato come Giove assiso in trono, Valerianus Frater, della sorella Priscilla e di un personaggio in toga, Bassus, della stessa famiglia. La quinta è la copia della statua di un ignoto personaggio, un generale romano, vestito di una corazza istoriata con figure di barbari sottomessi e con simboli di vittoria. Negli anni '60 e '80 la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana riportò alla luce una quarantina di statue onorarie in marmo (I sec. d.C.) che decoravano gli edifici pubblici della città, come i cicli statuari rinvenuti nella Domus degli Augustales e nell'edificio comunemente indicato come “Basilica dei Bassi”. Ora grazie ad un finanziamento straordinario assegnato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Sovrintendenza ha avviato questo progetto per la realizzazione di alcune copie in marmo e la loro collocazione nei luoghi dove vennero rinvenute. Una copia di statua in marmo raffigurante una matrona è stata collocata presso una delle tabernae che si affacciano lungo il tracciato stradale dell'antico decumanus. Poi sono state poste tre statue del ciclo scultoreo (I sec. d.C.) rinvenuto all'interno della “Basilica dei Bassi”, da identificarsi forse con la sede dell'Ordo Decurionum, la Curia del locale senato. Le iscrizioni – come Bassus e Bassus Avos – conservate alla base di alcune statue del ciclo scultoreo, permettono di ipotizzare, vista anche la loro grafia, il riutilizzo dell'edificio nella tarda antichità da parte dell'Ordo Decurionum per celebrare la famiglia degli Iunii Bassi. In quella occasione furono riutilizzate una serie di sculture risalenti al I sec. d.C. frutto di espoliazioni di edifici più antichi. La scultura nell'abside centrale raffigura un giovane, rappresentato secondo l'iconografia di Giove assiso in trono. L'iscrizione lo identifica con Valerianus Frater. Leggermente decentrata, è la statua di Priscilla Soror. Nella nicchia laterale è collocato invece un personaggio in toga – Bassus come si legge nell' iscrizione – appartenente alla stessa famiglia. Infine, presso la sede adibita al culto imperiale (Domus degli Augustales) si inaugura anche la sistemazione della riproduzione della statua di ignoto personaggio, un generale romano, vestito di una corazza istoriata con figure di barbari sottomessi e con simboli di vittoria. All'inaugurazione sarà presente anche il Soprintendente Archeologo, Fulvia Lo Schiavo. Il responsabile scientifico del progetto è il direttore dell'area archeologica di Roselle, Mario Cygielman; i responsabili tecnici Lucrezia Cuniglio, Marida Risaliti e Stefano Sarri in collaborazione per l'allestimento con Giuliana Agricoli, Tiziano Bandinelli, Aleandro Della Nave.