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Regione Lazio, Storace si candida: "Pdl, sostienimi"

Il leader de La Destra, già governatore dal 2000 al 2005: "Oggi giganti del consenso non ci sono, tocca a noi. La Polverini merita rispetto, ma basta scandali"

Giulio Bucchi
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  Francesco Storace si ricandida alla presidenza della Regione Lazio e lancia un appello al Pdl: "Da oggi sostenetemi". Il leader de La Destra, già governatore alla Pisana dal 2000 al 2005, ha annunciato la propria candidatura domenica mattina al teatro Olimpico: "Sono pronto alla sfida. Nelle poche settimane trascorse dall'indizione delle elezioni, in tanti mi hanno chiesto di riprovarci; gli stessi sondaggi sono assolutamente lusinghieri; è una partita difficile ma non impossibile. A Roma ritroveremo la destra che non si è arresa neppure nei cinque anni di esilio parlamentare". Ma la sua candidatura per le elezioni che si terranno, salvo election day, il 3 e 4 febbraio prossimi, non è rivolta solo all'ala destra dello schieramento politico. "O c'è in giro un gigante del consenso che ancora non si è manifestato, oppure tocca a noi. Io non ho timore di annunciare qui la mia ricandidatura a presidente della Regione Lazio. Al centrodestra dico: da domani sostenetemi". Il centrodestra è naturalmente il Pdl, a pezzi in regione dopo le dimissioni di Renata Polverini e lo scandalo dei finanziamenti venuto a galla con Franco Batman Fiorito. ''Se avete uno piu' bravo di noi, bene - ha aggiunto - Altrimenti venite con noi, salite su questo convoglio e andiamo a vincere'' "Mai più scandali" - E proprio alla Polverini dedica un pensiero ("E' una combattente che merita rispetto") prima di commentare gli ultimi scandali. "Quello che è accaduto in Regione non dovrà mai più accadere. Non dovrà mai più accadere neppure in Parlamento, come col caso Lusi. Non dovrà mai più accadere neppure con la sinistra del caso Penati". "La responsabilità penale è personale - ha aggiunto Storace - e certo non farò strumentalizzazioni con la sinistra, che si opponeva in questi anni alla giunta Polverini con Vincenzo Maruccio (il tesoriere Idv indagato, ndr), solo per ribaltare le accuse che hanno riguardato Fiorito. Serve etica politica. Torni l'esempio, la virtù nel servire le istituzioni e i cittadini. Per quello che ci riguarda aspiriamo a una campagna elettorale sobria. Anche noi organizzeremo cene di autofinanziamento - ha concluso il segretario de La Destra - ma la nostra cena di gala la faremo, ad esempio, venerdì prossimo, in una pizzeria".  

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