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'Ndrangheta: tentata estorsione a due imprenditori valdostani, quattro fermi (2)

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Cronaca

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(Adnkronos) - Gli inquirenti hanno deciso di intervenire ieri dopo aver intercettato l'ennesima lettera di minacce indirizzata a un imprenditore edile che a settembre aveva denunciato i tentativi di estorsione iniziati nel maggio dello scorso anno. Nella lettera infatti erano contenute intimidazioni e minacce di morte che davano un chiaro ultimatum al costruttore. La richiesta dell'organizzazione all'impresario era arrivata a sfiorare il milione di euro. Al secondo imprenditore, che opera nel campo del recupero archeologico, a settembre era stato dato alle fiamme un escavatore come avvertimento. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i tentativi di estorsione sarebbero avvenuti ad opera di Facchinieri , conosciuto come "il professore" e secondo la Dda appartenente alla famiglia dei Facchineri (il cognome del fermato sarebbe infatti frutto di un errore anagrafico), storica 'ndrina di Cittanova (Reggio Calabria), e del cognato Cheri mentre Raffa avrebbe avuto il ruolo di basista ad Aosta. Invece Raso, autotrasportatore tra Aosta e la Calabria, avrebbe fatto da intermediario tra l'imprenditore e l'organizzazione criminale insieme al fratello Salvatore, ucciso in un agguato lo scorso settembre. Bloccato ad Aosta, sull'autoarticolato di Raso i carabinieri hanno trovato una pistola e un giubbotto anti proiettile. Un'altra pistola semiautomatica e' stata trovata dai militari nel suo capannone a Taurianova (Reggio Calabria). Il nucleo operativo dei carabinieri di Aosta ha lavorato insieme ai colleghi dell'Emilia e della Calabria e attraverso intercettazioni, pedinamenti e osservazioni, documentando una serie di incontri e raccogliendo riscontri che hanno portato agli arresti di ieri. I quattro sono accusati di tentata estorsione pluriaggravata.

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