(Adnkronos) - ''Questo decreto stabilisce espressamente che 'al fine di non pregiudicare la necessaria continuita' nell'erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, i soggetti pubblici e privati esercenti a qualsiasi titolo attivita' di gestione dei servizi pubblici locali assicurano l'integrale e regolare prosecuzione delle attivita' medesime anche oltre le scadenze ivi previste, ed in particolare il rispetto degli obblighi di servizio pubblico e degli standard minimi del servizio pubblico locale, alle condizioni di cui ai rispettivi contratti di servizio e dagli altri atti che regolano il rapporto, fino al subentro del nuovo gestore e comunque, in caso di liberalizzazione del settore, fino all'apertura del mercato alla concorrenza. Nessun indennizzo o compenso aggiuntivo puo' essere ad alcun titolo preteso'", continua la nota. ''Assicuro i cittadini campani, soprattutto lavoratori e studenti pendolari - dichiara l'assessore Vetrella - che vigileremo con i nostri ispettori sul rispetto del contratto di servizio e dunque sull'obbligo di effettuazione dei servizi minimi da parte di Trenitalia senza nessun taglio o interruzione sulle corse previste. Le voci su presunte inadempienze da parte della Regione sono assolutamente ingiustificate, tanto che con lo stesso decreto inviato a Trenitalia per ricordarle gli obblighi di servizio abbiamo anche riconosciuto alla societa', nonostante la difficile situazione finanziaria della Regione, compensazioni per almeno 2,5 milioni di euro, che saranno liquidate a presentazione della relativa rendicontazione''. ''La brusca e unilaterale interruzione o riduzione dei servizi minimi, dunque - che, voglio ricordarlo, sono pubblici servizi - sarebbe un atto pretestuoso, oltre che illegittimo, che comporterebbe danni gravissimi agli utenti e all'intera economia regionale e che costringerebbe la Regione a prendere gli opportuni provvedimenti a termini di legge. Tra l'altro, ho gia' avuto modo di contestare a Trenitalia alcuni importanti azioni non attivate e previste dal contratto, come il mancato acquisto di nuovi treni, gli interventi nelle stazioni e le corse aggiuntive".