(Adnkronos) - Dalle dichiarazioni di un altro collaboratore di giustizia, secondo gli inquirenti, emerge la strisciante contrapposizione fra Michele Zagaria e Nicola Schiavone. In particolare il motivo del contrasto fra Schiavone e Zagaria nasce dal fatto che i maggiori guadagni del clan erano gestiti da Michele Zagaria, che aveva i contatti con gli imprenditori piu' importanti e gestiva i lavori piu' grossi. Michele Zagaria, inoltre, avrebbe autorizzato il ritorno nella provincia di Caserta di Antonio Salzillo. In particolare, secondo quanto emerso dalla indagini, Nicola Schiavone sospettava che Salzillo fosse stato assoldato da Zagaria per ucciderlo. Cosi' Michele Zagaria sarebbe divenuto il leader incontrastato dei Casalesi. Nel suo progetto criminale, Zagaria avrebbe poi assassinato anche Salzillo. La fazione Schiavone, sottolineano gli inquirenti, nel periodo del duplice omicidio Salzillo-Prisco, e' stata particolarmente attiva e forte, capace di utilizzare con apparente semplicita' il proprio predominio territoriale. Ha ampliato la sua zona di influenza, progressivamente estesasi sia verso il mare, nella direttrice Casal di Principe, Villa Literno, Castelvolturno, di tradizionale influenza bidognettiana, a seguito del progressivo indebolimento della fazione facente storicamente capo a Francesco Bidognetti, sia nei comuni sui quali un tempo erano egemoni Antonio Iovine e Michele Zagaria. (segue)