Roma, 17 apr. - (Adnkronos) - L'Agenzia per il controllo e la qualita' dei servizi pubblici locali del Comune di Roma ha effettuato per la prima volta, a scopo principalmente ricognitivo, un approfondimento sul settore dei mercati rionali a Roma. L'indagine e' stata eseguita attraverso un'analisi dell'offerta di mercati e relativi banchi a livello di municipio, mettendoli anche a confronto con altre grandi citta' italiane; una indagine di qualita' percepita su un campione di 1.001 clienti e di 362 operatori in 40 mercati rionali; la formulazione di alcune considerazioni finali sul futuro del settore. Per quanto riguarda l'offerta territoriale, in considerazione della notevole estensione del comune di Roma, l'indice di prossimita' globale risulta ai livelli piu' bassi (1,0 mercati ogni 10 kmq), paragonabile a Trieste e Bologna, ma decisamente piu' basso rispetto a Firenze (2,2), Torino (3,5) e soprattutto Milano (5,2). Questo indice diventa pero' 10 volte piu' grande (10,3) se si analizza l'offerta nei soli Rioni (centro storico) e comunque il piu' alto delle maggiori citta' nei Quartieri (5,3). Passando all'offerta quantitativa (numero di banchi previsti ogni 1.000 abitanti residenti), Roma si colloca nella fascia bassa del campione (2,0), il doppio di Firenze e Trieste (entrambe a 1,1), ma ben al di sotto di Torino (4,4), Milano (8,0) e Bologna (10,7). Anche per questo indice, la notevole concentrazione di mercati nel centro storico e nei quartieri porta il valore circa a 3,0, contro lo 0,6 dei suburbi e le zone toponomastiche fuori dal Gra. L'offerta effettiva dovrebbe pero' tenere conto dei banchi disponibili ma non assegnati dove Roma, con il suo 10%, si colloca al pari di Milano (12%) e ben tre volte al di sotto di Torino (32%), anche se in determinati mercati sono molti di piu' i banchi vuoti di quelli regolarmente aperti. (segue)