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Alan Friedman, "perché ho fatto cadere Giada": il disastro a Ballando con le stelle

Roberto Tortora
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La danza può far più male della geopolitica, così Alan Friedman, giornalista, conduttore televisivo e scrittore, ha lasciato molto di sé stesso sulla pista da ballo di Ballando con le Stelle 2024.

Poco prima di esibirsi, Friedman ha addirittura perso un dente! Ospite di Domenica In, il concorrente ha raccontato cosa gli è accaduto. Non solo nel dietro le quinte, ma anche in gara quando, nell’esibizione del paso doble, ha mancato la presa della ballerina Giada Lini facendola cadere per terra.

 

 

 

La “zia” Mara Venier ha subito chiesto a Giada Lini come stesse e lei: "Non mi sono fatta niente. La presa era sempre venuta, però c'è un piccolo retroscena che riguarda l'esibizione…” e lì interviene Friedman, svelando l’arcano: "Eravamo nella sala delle stelle e c'erano diverse cosa da mangiare. Io vedo un pezzo di cioccolato e lo mangio di nascosto. Sono a dieta e non ne prendo un pezzo da mesi. Nel dare un morso, mi è caduto un dente. Per questo motivo ho mancato la presa durante la coreografia. Ero disorientato, quando è arrivato il momento della presa sono andato in confusione". 

 

 

 

Non c’è dubbio che Alan Friedman sia tra i protagonisti di questa edizione di Ballando, solo una settimana fa aveva discusso animatamente con una redattrice del programma, notizia svelata da Selvaggia Lucarelli che è anche giudice del programma. Anche su questa lite, Friedman ha dovuto fare ammenda: “È una persona squisita, non meritava questo”.

 

 

 

Poi tira in ballo Luisella Costamagna, con cui aveva condiviso lo studio di Tango su Rai2: “Tu quando eri a Ballando qualche anno fa non hai urlato molto dietro le quinte? E lei mi ha risposto: ‘Sono io che faccio le domande qui’”.

 

 

 

Su X pronta la smentita della Costamagna: “La mia risposta ‘faccio io le domande’ si riferisce a tutt’altro. A Ballando non mi sono mai sognata di urlare né davanti né dietro le quinte. Nonostante tutto. Perché chiamarmi in causa?”. Insomma, per Friedman è un periodo di grande confusione, forse troppo ballo.

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