Studio Aperto, i giovani seguono il Medioriente
Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo
CHI SALE (Studio Aperto) Potenza dei social network. Per la prima volta dall’inizio del nuovo capitolo del conflitto israelo-palestinese, che ha coinciso con la strage del 7 ottobre 2023, si nota un dato Auditel in controtendenza. In tutti questi mesi, se si esclude il picco della settimana immediatamente successiva al 7 ottobre quando tutti i media diedero massimo risalto alla più grande strage di ebrei dopo l’Olocausto, l’interesse per la questione mediorientale è stato decisamente tiepido dal punto di vista delle curve. Tg, talk e organi d’informazione hanno dato sempre adeguato spazio al Medio Oriente ma i servizi dedicati a questo tema penalizzavano decisamente gli ascolti fino a 1/2 punti percentuali. Con la morte di Yahya Sinwar il trend sembra essersi invertito: secondo OmnicomMediaGroup, i servizi sul leader di Hamas «giustiziato» dall’esercito israeliano hanno avuto un forte sussulto, e colpisce che a reagire di più sia stato il target 12/25 anni. Spicca StudioAperto - tg diretto da Andrea Pucci - che ha raggiunto punte del 12% con il video di Sinwar scovato da un drone israeliano. Come si spiega? Quella del capo di Hamas è stata una morte social, pubblicizzata dai documenti spesso molto cruenti diffusi dall’Idf. Presto per dire se i più giovani abbiano abbia colto la portata del messaggio, ma l’evento ha “rianimato” l’attenzione di quel target.