Masaniello in tv fa impennare lo share
Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo
CHI SALE (“Amore e libertà”) L’Italia è un paese che guarda al populismo ancora con una certa ammirazione? Forse meno rispetto a qualche anno fa, ma di certo resiste il mito di quei personaggi della storia che hanno incarnato la ribellione delle working class per secoli abbrutite dalla schiavitu economica, e puntualmente soffocate da chi comanda. La messa in onda del film Amore e libertà - Masaniello, martedì in seconda serata su Rai 2, come certificato dall’Auditel, ha totalizzato una media del 4% di share con picchi del 7%. Ciò denota ancora una certa presa della categoria capopopolo. La storia raccontata dal bravo regista Angelo Antonucci è ambientata 400 anni fa, ma girata con uno sguardo rivolto alla contemporaneità. Le rivolte popolari non sono una forma di distorsione della politica, ma sintomo di una cronica incapacità delle èlites di prevenire le disuguaglianze. A guardare bene non c’è molta differenza fra le classi dirigenti dell’epoca di Masaniello (interpretato da Sergio Assisi) e il deep state contemporaneo: stessa arroganza e stessa miopia. Il film ha raggiunto eloquenti picchi di ascolto in alcune regioni come Campania (7%), Sicilia (6%), Puglia e Toscana (5%). Masaniello era un anticipatore della trasversalità dei codici anti sistema, che non hanno colore politico.