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Reazione a catena, sui social fioccano i commenti contro gli Articolo tre: "Ignoranza abissale"

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Domenica 28 luglio è andata in onda una nuovo puntata di Reazione a catena, il quiz show di Rai condotto da Pino Insegno. Anche questa volta tornano gli Articoli tre, campioni in carica del gioco e reduci da una vittoria nell'ultimo turno. Flaminia, Filippo e Andrea si sono conosciuti a Bologna perché frequentano la stessa facoltà di Giurisprudenza. Gli sfidanti, invece, sono i Colpo di scena, un trio composto da Massimiliano, Francesco e Marco. La loro è una squadra formata da tre registi teatrali, oltre che attori. 

Nonostante tutti gli sfidanti che negli ultimi giorni hanno cercato di sottrarre loro lo scettro, i campioni restano gli Articolo tre. Questa volta, la squadra di giuristi arriva all'Ultima Catena con un montepremi pari a 92mila. Non un'ottima premesse, visto ciò che è accaduto nelle scorse puntate. Parola dopo parola, il bottino è sceso a dismisura. I tre, inoltre, hanno anche acquistato l'Ultima Parola. E, come tutti i telespettatori sanno bene, hanno dovuto dimezzare la loro vincita: 1438 euro. Arrivati all'Ultima Parola, gli !Articolo tre" dovevano trovare un termine che facesse da collegamento tra "Scarto" e "Temporale". Andrea, forse con ancora il ricordo dell'ultimo trionfo, ha voluto provare a indovinarla: "Salto". E ha di nuovo ragione lui.

 

 

Come sempre, però, sui social si è discusso della scarsa preparazione dei giovani concorrenti. "Reazione a catena è lo specchio dell'inesorabile decadimento culturale del nostro Paese, anno dopo anno. I concorrenti giovani sono sempre più di un'ignoranza abissale", scrive Francesca su X.

 

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