L'Eredità, Marco Liorni terrorizza Fabio: "Walzer". E il volto del campione si trasfigura
C'è un nuovo campioncino a L'Eredità, il seguitissimo programma condotto da Marco Liorni su Rai 1, il game-show delle parole e dei loro legami: il giovane trionfatore, che si è imposto nella puntata di mercoledì 21 febbraio, si chiama Fabio, ha poco più di 20 anni ed è uno studente di Torino. Si scervella sui libri di informatica e telecomunicazioni, la sua aspirazione è quella di entrare nel mondo del giornalismo. Staremo a vedere, nel frattempo si misura con Trielli e Ghigliottine. E fa subito il botto.
Già, perché per il riccioluto Fabio va in scena il più classico dei "buona la prima!". Prima volta campione, prima volta alla Ghigliottina e primo trionfo: azzecca la parola misteriosa e si porta a casa un gruzzoletto pari a 25mila euro in gettoni d'oro.
Disinvolto e chiacchierone, Fabio si è concesso sulle sue passioni musicali, parlando con puntiglio del recente Festival di Sanremo. Ma più che le chiacchiere contano le parole, quelle della Ghigliottina, il gioco finale al quale si era qualificato con un montepremi potenziale che metteva le vertigini, 200mila euro. Taglio dopo taglio, come accennato, si è trovato a competere per 25mila euro, puntualmente incassati.
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Le parole-indizio proposte a Fabio erano le seguenti: penalità, mille, su, basso e brutti. Il concorrente ha spiegato che proprio "su" gli ha fatto scattare qualcosa, quel qualcosa che lo ha spinto a rispondere "giri", ovvero la soluzione corretta. Ma Liorni, con un pizzico di perfidia, quando si è trattato di dare conferma alla risposta ha provato a sviare il giovane, facendogli ipotizzare, giusto il tempo di qualche pesantissimo secondo, di aver toppato. "Ti aggiungo un'altra parola... walzer". Ed era soprattutto il tono di Liorni a trarre in inganno: il volto contrito, la voce un poco dimessa. E soprattutto la parola un tantino truffaldina, "walzer". Già, perché tutti, o quasi, hanno pensato a "giro di walzer", locuzione assai più comune rispetto "giri di walzer". Lo ha pensato lo stesso Fabio, almeno per qualche istante, quegli istanti in cui il suo volto si era trasformato, dalla gioia alla smorfia di uno sconfitto. Ma era soltanto un tranello, quello di Liorni. La soluzione era "giri". Evviva! Champagne! E via con i "giri di walzer" per festeggiare i bigliettoni messi in saccoccia.
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