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Reazione a Catena, "sai dove te la metto?": choc per gli Ultravioletta

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Campioni, campionissimi di Reazione a Catena. Si parla degli Ultravioletta, il trio che sta spopolando nel programma condotto da Marco Liorni su Rai 1, il quiz in fascia pre-serale che domina nel suo segmento di programmazione.

Il terzetto continua a sbancare e ritoccare al rialzo il bottino portato a casa: ora sono a 156mila euro. Mica bruscolini, insomma. E ora anche gran parte del popolo che segue Reazione a Catena su X, cinguettio dopo cinguettio, sembra aver iniziato ad empatizzare con gli Ultravioletta.

Ma come sa benissimo chi segue il format, al netto delle simpatie o antipatie per i concorrenti, c'è un ineludibile minimo comune denominatore a Reazione a Catena: l'attacco agli autori, tacciati una volta di favorire qualcuno e l'altra di sfavorire un altro. E non ha fatto eccezione quanto accaduto nel corso dell'ultima puntata di Reazione a Catena, quella andata in onda nella serata di lunedì 13 novembre.

Già, perché alcuni utenti hanno rispolverato uno dei grandi classici: "Meglio Reaccion en cadena!", ossia la versione spagnola del quiz. E perché sarebbe migliore? Presto detto: perché c'è una busta, sigillata, che non lascerebbe spazio ad ambiguità per quel che riguarda la risposta alla catena finale. Insomma, gli autori non possono barare (come se in Italia lo facessero, ma tant'è). 

 

Ma non è tutto. Anche la catena finale della puntata di ieri è finita nel mirino: secondo alcuni infatti era irrisolvibile. "Bisognerebbe essere sobri!", tuonava un utente contro gli autori. E ancor peggio un secondo: "Ma sapete dove ve la metto la maglia, cari autori?", scriveva un utente su X. Il riferimento era alla catena: posto-maglia-nome. E dove quella maglia la avrebbe voluta mettere, beh, non è necessario spiegarlo...

 

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