Belve, Francesca Fagnani regina in Rai: tutto in 12 mesi, cos'è cambiato
«Sono grata e felice che ci sia stata una risposta così del pubblico e tanta attenzione sui social. So che è banale, ma è la verità.
Lavoriamo tutti e con tanta passione, quindi è un incoraggiamento a far meglio». Francesca Fagnani è al settimo cielo dopo che i dati d’ascolto hanno premiato la puntata d’esordio della nuova stagione di Belve. Martedì, in prima serata su Rai Due, la trasmissione ha ottenuto 1.637.000 spettatori e il 10% di share. «Non mi aspettavo un risultato così alto. Anche perché tutto il gruppo di lavoro del programma ha fatto una corsa contro il tempo per riuscire ad essere in onda. Quindi tutto questo ci gratifica ancora di più», spiega raggiante come se avesse appena colto in fallo uno dei suoi ospiti in trasmissione. Belve è stato il secondo programma più visto della serata, battuto soltanto dalla fiction di Rai Uno Morgane - Detective Geniale 3, ma ha superato i talk di giornata come DiMartedì di Floris e È sempre Carta Bianca della Berlinguer. Una bella soddisfazione per la giornalista formatasi, sotto l’ala di Michele Santoro nei primi anni duemila, nella redazione di Annozero in onda sempre sulla seconda rete della Rai.
OTTIMO TRAINO
In viale Mazzini sorridono doppiamente. Il programma è stato anche un ottimo traino per Stasera c’è Cattelan, che ha avuto l’8.5% di share, dopo che nella scorsa stagione faticava per ottenere risultati del genere. Inoltre Rai Due, con il 10% della Fagnani, si conferma terza rete nazionale avvicinando Canale 5 che fa l’11.1% Il lavoro della Fagnani ora sarà quello di continuare su questa strada. La prima puntata - dicono gli analisti tv - di un programma ha molte varianti per capire se può funzionare per il proseguo. Certo è che Belve partito in sordina (la prima punta della scorsa stagione fece la metà di ascolti: 839.000 spettatori e 4.53% di share), ma che col passare delle settimane ha conquistato non soltanto spettatori, ma anche influenza e credibilità. Cosa che ha permesso che molti vip accettino l’invito della conduttrice a sedersi sullo sgabello, incalzati dalle sue domande.
Domande che la giornalista segna su un piccolo diario rosso. Quesiti che fanno in modo che l’ospite si senta sicuro e che non si chiuda a riccio, quando arriveranno temi più personali e scomodi. Il grande merito che ha portato al successo il programma è quello di riuscire a conquistare l’attenzione dell’intervistato per poi cercare di rendere il confronto interessante, ma fuori dalla comfort zone in cui spesso i vip si trovano quando sono in televisione.
SFUMATURE
La Fagnani, inoltre, non segue pedissequamente il canovaccio preparato prima (le famose domande del diario rosso), ma ascolta il suo interlocutore, cercando di cogliere sfumature che aiutano ad aprire nuovi scenari e a rivelare “chicche” inedite. Come, per esempio, è accaduto con gli ospiti della prima puntata. Con Arisa che ha rivelato come, «essere schiavo sessuale sia una liberissima scelta. Affidi la tua vita a qualcun altro perché lui o lei ti fanno sentire in una certa maniera. A volte ti libera da ogni male». O Stefano De Martino, allegro, spiritoso e anche galante nei confronti della padrona di casa, che ha però poi dovuto ammettere, incalzato sul suo rapporto finito con Belen, di non essere «uno stinco di santo». Per poi confessare di essere molto ambizioso. Infatti alla domanda sul possibile sogno di condurre il festival di Sanremo, ha risposto di starci pensando. «È molto presto, quindi prego che non me lo chiedano, perché farei fatica a dire di no: ho sempre detto che per fare il festival ci vuole qualche capello bianco». Una mezza ammissione che sa tanto di confessione segreta, quello che dà appeal e interesse alle “Belve” della Fagnani.