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Reazione a Catena, "mettere le cuffie": il tentativo per stravolgere il format

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Ogni sera, una polemica. Oltre, ovviamente, al successo in termini di share. Si parla di quella che è in tutto e per tutto la trasmissione del momento, ossia Reazione a Catena, il quiz pre-serale condotto da Marco Liorni su Rai 1, la rete ammiraglia di Viale Mazzini.

Seguitissimo in tv e anche sui social, il format scatena i "twittaroli", i quali ora cinguettano su X, da che Elon Musk ha ribattezzato la piattaforma dopo l'acquisizione. E come detto in premessa, molti di loro spesso fanno polemica. Nelle ultime settimane in molti hanno puntato il dito per l'eccessiva difficoltà delle "catene", ossia delle soluzioni che permettono ai concorrenti di vincere il montepremi finale o di avanzare nel corso della puntata.

Così, nell'ultima puntata di Reazione a Catena, ecco che è arrivata una "catena" che, al contrario, molti hanno bollato come eccessivamente semplice: al gioco finale il team Argonauti ha indovinato la parola "argento" e si è portato a casa 15mila euro.

 

Dunque, come mettere a tacere polemiche e sospetti? Ammesso e non concesso che il tema possa interessare agli autori di Rai 1, ecco che ovviamente su X arriva una possibile soluzione. A fornirla è tal Gianluca, il quale inserendosi a gamba tesa nel dibattito che impazzava durante l'ultima puntata ha scritto quanto segue: "Sarebbe più corretto in questo gioco che le parole fossero uguali per entrambe le squadre. Quando gioca una squadra, l’altra mette le cuffie", ha concluso. Facile, semplice. Le polemiche così starebbero (quasi) a zero. Ma vuoi mettere il divertimento?

 

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