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Dal Collegio a Rocco Siffredi, "cosa dice mio papà": lo scandalo Maria Sofia

Roberto Tortora
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Dall’aula de Il Collegio a un set cinematografico, per la precisione “a luci rosse”. È il percorso trasgressivo di Maria Sofia Federico, stellina a 18 anni di Onlyfans che ha annunciato di essere entrata a far parte dell’academy di Rocco Siffredi. Nelle ultime ore sta facendo discutere un video pubblicato su Instagram dalla ragazza, in cui ha spiegato come i suoi genitori hanno reagito alla notizia dopo aver dato, sempre sui social, la notizia del nuovo “impiego”. Scrive la Federico: “Oggi ho deciso di svelare l'arcano del perché i miei genitori mi hanno intimato di parlarne, poiché ci tenevano a far sapere pubblicamente che non mi supportano affatto. Più volte - ha spiegato Maria Sofia Federico - hanno provato a dissuadermi, dicendomi che prima o poi Dio sarebbe entrato dentro di me e mi avrebbe fatto ritrovare la retta via”. 

 

 

 

La ragazza è intervenuta anche per rispondere ad un’intervista che il padre ha rilasciato a La Zanzara, programma radiofonico di Radio 24 condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo: “Mi sento di riprendere anche le dichiarazioni pubbliche degli ultimi giorni di mio padre per commentarle. Alla Zanzara ha detto di essere stato fruitore di por***o da giovane e di essere anche andato da delle escort – racconta la nuova star di Rocco Siffredi - ma non riesce a fare pace con la realtà che io faccio la stessa cosa. Questo mi mette tanto rammarico perché indica che la nostra categoria è lo zimbello di tutti – prosegue Maria Sofia - anche se poi quei tutti ci sfruttano per piacere, ed è segno di un’ipocrisia rara. Una persona risolta è in grado di cogliere questa contraddizione e affrontarla in terapia – dichiara sempre la Federico - evitando di scaricare la propria rabbia e la propria incomprensione su una figlia per cui dovrebbe rappresentare un modello di riferimento, nonché una figura con cui dialogare per crescere assieme senza pregiudizio”.

 

 

 

Il post di Maria Sofia è lungo e si pone diverse domande, che riguardano lei e la sua famiglia: “Quindi alla sua domanda, condivisa da mia madre, ‘non volevi cambiare il mondo?’ io rispondo che non c’è nulla di più rivoluzionario che cogliere la profonda incoerenza di queste reazioni collettive e denunciarla continuando a essere me stessa in libertà. Io voglio far capire alla mia famiglia che nel mio caso è diverso, poiché è da quando ho 14 anni che sono abituata a ricevere un trattamento spietato dall'Italia intera per la "colpa" di fare attivismo. E sinceramente non desidero altro che passare la mia esistenza a lottare per ciò in cui credo”. Quindi, la conclusione della Federico è: “È giusto ‘proteggere’ un individuo come me, invece di affiancarlo nella sua lotta per cambiarlo?”.

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