Tu si quel vales, il concorrente cacciato: "Mi hanno cercato loro", il caso s'ingrossa
"Mi conoscevano, mi hanno cercato loro", dice un conduttore barese parlando di Tu si que vales, a cui ha partecipato e dove è stato attaccato dalla giurata Maria De Filippi. Lui si chiama Francesco Ocelli, in arte Niente. Il motivo? Una canzone che il concorrente ha portato in studio e che sembra quasi misogina, imbarazzante. La canzone s'intitola Mutandine e non è affatto piaciuta alla De Filippi, regina dello studio in studio insieme agli altri giudici Gerry Scotti, Teo Mammucari, Rudy Zerbi, Sabrina Ferilli.
"Una donna non sono gli slip": furia-De Filippi, il concorrente fatto a pezzi
Ad un certo punto, la Maria De Filippi fa notare al concorrente di Tu si que vales che non si può paragonare una donna ad un paio di mutandine: tutto molto fuori luogo. Imbarazzante. Rudy Zerbi definisce il concorrente superficiale con la sua musica. E lui si sfoga senza troppi giri di parole: "Io non ho cercato loro, qualcuno ha inviato un mio video e poi sono stato contattato. Sono andato con lo spirito del ci provo, ma comunque nella vita faccio altro. Sono stato tacciato di essere misogino. Questo mi ferisce e ribatto esortando a leggere il testo. Un ascolto superficiale genera inevitabilmente incomprensione. Mutandine, innanzitutto, è un brano di ventitré anni fa. La canzone sottolinea la capacità della donna di adattarsi, rispetto alla staticità maschile", contrattacca.
"Mortacci tua, che figura di m***", "Ma vaff***": Mammucari-Zerbi, finisce subito in disgrazia
Francesco Occelli all'età di 7 anni si è trasferito a Bari dove attualmente lavora principalmente come portiere al teatro comunale. Appare abbastanza infastidito da quello che è accaduto in studio. "Da artista sono ferito perché non sono riuscito a farmi capire o non ho scelto il mezzo giusto per farlo. Ambisco a trasmettere a grandi numeri la mia musica ma sono consapevole che il personaggio di Francesco Niente non è da talent show, il che non vuol dire che non è televisivo. Non era lo strumento giusto per diffondere il “niente pensiero” che però è esistente e ci si può confrontare", conclude piccatissimo.