Silvia Sardone asfalta la piddina Gualmini: "Roba da comunisti"
Volano stracci tra Silvia Sardone ed Elisabetta Gualmini. Accade a L'Aria Che Tira nella puntata di giovedì 10 agosto su La7. Qui si discute di salario minimo, con il governo chiaramente contrario. Lo ha detto chiaro e tondo lo stesso premier nella sua rubrica "Gli appunti di Giorgia". Una rubrica che manda su tutte le furie la deputata del Pd: "Giorgia Meloni nel suo video senza contraddittorio ha detto una bufala. Non esiste nessun Paese in cui c'è il salario minimo legale. Questo paradosso per cui il minimo per legge, in realtà, abbassa tutti i livelli retributivi di tutte le categorie. Tu puoi mettere per legge un minimo, poi ci sono i contratti collettivi tra le parti". Ma la parlamentare della Lega non ci sta: "Io sono realmente, fermamente convinta che il salario minimo sia una grandissima cavolata che viene portata avanti per sbandierare qualcosa nei confronti dei lavoratori che oggi hanno stipendi non adeguati a quello che servirebbe per vivere dignitosamente".
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E ancora: "La soluzione non è il salario minimo. Noi siamo un Paese in cui la contrattazione collettiva esiste. Per la maggioranza dei contratti, esistono già i minimi tabellari. Per ogni categoria c'è il minimo tabellare". Da qui il quesito che inchioda la sinistra: "Che risultato avremmo nel dare il salario minimo? Andremmo a livellare verso il basso tutti gli stipendi, che è esattamente la formula della sinistra da sempre, del comunismo. Noi dovremmo avere dei salari che premiano i lavoratori. Come si danno più soldi in tasca ai lavoratori? Abbattendo le tasse".
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Finita qui? Niente affatto, perché la Gualmini prosegue: "Se un rappresentante politico dice che il salario minimo è un cavolata, io lo trovo un insulto alle persone che non navigano nell'oro. Essendomi occupata di politica del lavoro per 15 anni, le assicuro che non è vero che laddove esiste un salario minimo per legge, questo provoca un abbassamento degli altri salari. Non è così". Solo l'intervento del conduttore Francesco Magnani riesce a riportare la calma in studio.