Cartabianca, Orsini-Cuperlo: "A ceffoni!", "Ti faccio vedere", brutale rissa sui titoli di coda
A CartaBianca finisce a ceffoni la stagione più movimentata e turbolenta per Bianca Berlinguer. "Merito", si fa per dire, di Alessandro Orsini e Gianni Cuperlo, con il professore della Luiss capofila dei pacifisti anti-guerra, anti-Nato e anti-America (e a volte pure un po' filo-Putin) che riesce pure nell'impresa di far perdere le staffe al solitamente soporifero Gianni Cuperlo.
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Siamo quasi ai saluti finali, ma i due ospiti in studio si congedano con una simil-rissa. "Lei da mesi sta parlando da mesi contro la Nato, parli un po' anche della invasione e della distruzione di un Paese sovrano!", incalza l'esponente del Pd. "Devo chiudere...", prova a stroncare subito la discussione la Berlinguer. Le voci si accavallano, Orsini si accalora e le prime parole che escono dal microfono in maniera chiara sono queste: "Al suo partito li ho dati i ceffoni, al suo segretario, al suo partito che si sta comportando in maniera inqualificabile. Parlo come voglio!".
"A ceffoni". Orsini contro Cuperlo: guarda il video di CartaBianca
"Ceffoni? Ma che ceffoni?", replica sconcertato Cuperlo. "Lei mi ha chiamato vittima? Io le sto dimostrando che non lo sono affatto. Capito?.", risponde Orsini. "Io le ho detto che lei non lo è affatto! - lo corregge Cuperlo - Lei si paragona forse a una vittima in un Paese dittatoriale...". "Un Paese dove i parlamentari vogliono chiudere le trasmissioni televisive! Ma per favore! Si vergogni!". E intanto Cuperlo urla: "Antonio Gramsci è stata una vittima!", con la Berlinguer che implora "per favore! Per favore! Professore, professore!". E infine sospira: "L'ultima puntata...".
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