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Giovanni Floris zittisce la russa Vitazyeva: "Smettila o ti fanno a pezzi"

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"Lo studio la farebbe a pezzi se si andasse a delegittimare la persona". È stato durissimo, giustamente, Giovanni Floris con la giornalista russa Yulia Vitazyeva. Chiamata a un contraddittorio con Vladimir Osechkin, attivista russo e fondatore del progetto gulagu.net ora in esilio in Francia perché perseguitato dal regime di Vladimir Putin, la giornalista l'ha buttata sul personale evitando di ribattere alle accuse del connazionale.  "Putin e la sua mafia hanno dei piani molto precisi, vogliono ripristinare l’Unione Sovietica in versione 2.0 con il Kgb e i gulag. Hanno una serie di prigioni dove si svolge la tortura, dove portano le persone illegalmente e le uccidono o le sottopongono alla psichiatria obbligatoria", aveva detto Osechkin collegato da un luogo segreto della Francia con lo studio di DiMartedì.

 

 

 

Yulia Vitazyeva di tutta risposta ha cominciato a delegittimarlo sommergendolo di domande personali del tipo di cosa vive? che lavoro fa? Risponde Osechkin: "Capisco che lei sta cercando di scaricare il discorso sul territorialismo, sulle torture, sulla corruzione puntando l'attenzione su di me. Io vivo con i soldi che guadagno, li dichiaro ufficialmente".  "Ma che lavoro fa?", lo interrompe ancora Yulia Vitazyeva. "Sono un difensore dei diritti umani. Sono il fondatore di gulagu.net", risponde Osechkin. "Qual è la fonte del suo finanziamento? La fonte del suo finanziamento è il Paese in cui vive. Giusto?", continua la giornalista russa buttandola in rissa. 



Floris contro Vitazyeva: guarda il video su DiMartedì

 

A questo punto è intervenuto Floris che ha zittito Yulia Vitazyeva facendole notare che "anche lei vive del finanziamento del Paese in cui vive". Poi il rimbrotto: "Noi stiamo cercando di discutere d'idee non stiamo qui per delegittimare la persona. Cosa che ho bloccato anche nei suoi confronti. Se non lo avessi fatto probabilmente lo studio la farebbe a pezzi. Cosa che io sto cercando di evitare. Nessuno delegittima lei, lei non delegittimi gli altri. Il Copasir indaga su chiunque parli in un talk Ci mettiamo poco a trovare di qua o di là le spie straniere". Floris le ripropone la domanda da lei ignorata: "Ci dica cosa ne pensa del regime dipinto dal connazionale Osechkin. Cosa ha detto di sbagliato?".

 

 

 

 

Cambiando ancora discorso la Vitazyeva ha iniziato a parlare di Assange: "Lei si occupa tanto del regime di Putin però ha paura di raccontare cosa succede nelle prigioni degli Stati Uniti". "Vabbè, vabbè", ha tagliato corto Floris: "Queste sono le litigate tra bambini. Non è un approfondimento giornalistico". Le do il tempo di trovare delle ragioni un po' più alte per contraddire quello che dice un connazionale". Ma Yulia Vitazyeva non le ha trovate. 

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