DiMartedì, Massimo Cacciari sbotta contro Floris: "Ma cosa dice? Sì, gli idioti..."
"Ma cosa dice? Ma cosa sta dicendo?". Massimo Cacciari a nervi tesi a DiMartedì, su La7, e per una volta il suo obiettivi preferito è proprio Giovanni Floris, il conduttore in studio. Momento di scontro più eclatante quando, a fine dibattito (minuto 15.40 del video) sulla guerra in Ucraina, il giornalista riassume le posizioni di Cacciari, Alessandro Di Battista e Piero Fassino come "tutti filo-Putin".
Cacciari ascolta, sgrana gli occhi, convinto forse di aver capito male. Poi sbotta: "Filo-Putin? Ma chi è filo-Putin? Ma cosa dice? Io non ero filo-Putin come non ero filo-sovietico, non ero filo-sovietico quando ero nel partito comunista". "Contesto questa definizione", protesta in studio anche il mite Fassino.
"La politica è realismo!", sottolinea Cacciari. "Professore, nei primi dibattiti - si difende Floris - c'è stato un momento in cui chi valutava il peso delle posizioni della Russia senza per questo abbracciare le decisioni di Putin veniva considerato filo-Putin...". "Dagli idioti - risponde secco Cacciari, interrompendolo -. Dagli idioti, dagli idioti, dagli idioti certo. Ma il grembo dei deficenti è sempre fertile, sempre fecondo, sempre in stato interessante. Ma cosa mi interessa? Mi interesse discutere con Fassino e Di Battista, nonc on gli idioti. Oggi l'imperativo categorico è fermare l'Ucraina, non la combattiamo noi. Significa morti e massacri di russi e ucraini. Per convincere a fermare quelli che la fanno occorre convincerli a fare altro che non sia solo sanzioni e mandare armi, chiaro?".