Catasto, scontro Enrico Letta-Giorgia Meloni: "Sono senza parole", "Senza parole sono gli italiani"
È scontro sul catasto. Dopo che è stato bocciato l'emendamento soppressivo della riforma presentato dal centrodestra, la misura voluta dal governo può dirsi salva. Lo stesso non si può affermare della maggioranza. Quest'ultima infatti si è spaccata con Forza Italia e la Lega che hanno votato a favore della soppressione assieme a Fratelli d'Italia, unica forza all’opposizione. E così non può mancare il commento di Enrico Letta. Il segretario del Partito democratico se la prende con il centrodestra, suscitando però l'ira di Giorgia Meloni. "Il centrodestra ha appena tentato di far cadere il governo Draghi sul riordino del catasto - cinguetta -. Non vi è riuscito per un soffio. Abbiamo tenuto. Sembra una fake news, in uno dei giorni più drammatici della nostra storia recente. Purtroppo è una notizia vera. Sono senza parole".
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Ma a replica, lasciando interdetto Letta, è proprio la leader di FdI: "In uno dei giorni più drammatici della storia recente e con due stati di emergenza aperti siete riusciti a mettere una patrimoniale. A rimanere senza parole sono gli italiani". Una risposta da applausi, tanto che su Twitter la Meloni colleziona solo sostenitori. "Cioè ci avete aumentato le tasse sulla casa e vi vantate che il centrodestra no è riuscito ad impedirvelo? - replica un utente -. Ma il senso della vergogna? Due anni che nn si lavora per la pandemia, una guerra all’orizzonte, gente che perde il lavoro ed il vostro pensiero fisso è aumentare le tasse?".
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E ancora, gli fa eco un altro: "Gli irresponsabili siete voi, che approfittate dell'emergenza per far passare una delega fiscale con rischi enormi per i cittadini. Una volta la sinistra stava con il popolo. Adesso sta con i banchieri". Il dibattito insomma è accesissimo. Da una parte il centrodestra convinto che la riforma non sia altro che "una patrimoniale nascosta", visto che prevede una modifica dei valori catastali di un immobile aggiornandoli su base effettiva. Dall'altra il premier Mario Draghi che nega la volontà di aumentare la tassa sulla casa.