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Stefano Feltri, fango su Berlusconi? Augusto Minzolini lo demolisce: "Non ti va bene? Allora non ci governi insieme"

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"Il Quirinale e il governo sono due problemi diversi". Lo sostiene Augusto Minzolini che, nella puntata di Omnibus su La7, è protagonista di un acceso botta e risposta con Stefano Feltri. "Nel momento in cui Silvio Berlusconi o chiunque altro va al Colle - prosegue il direttore del Giornale nel salotto di Alessandra Sardoni - ci deve essere qualcuno che in piena pandemia si assuma la responsabilità di aprire una crisi di governo. Ma mi sembra difficile". Per Minzolini, dunque, il vero riferimento è il premier e non il presidente della Repubblica.

 

 

Poi il dibattito si sposta sulla possibile candidatura del leader di Forza Italia come capo dello Stato: "Perché ci deve essere un veto su Berlusconi?", incalza il giornalista in riferimento a dem e compagni vari. "Perché ha il braccio destro che è stato in galera per mafia. Come perché?", replica a quel punto il direttore del Domani. "Allora non ci facevi un governo insieme!", lo zittisce Minzolini mentre Feltri cerca di arrampicarsi sugli specchi dicendo che il governo è stato fatto con Antonio Tajani. 

 

 

Un'affermazione alquanto inverosimile visto che Tajani è il vicepresidente degli azzurri e non il loro leader. "È un problema di centralità. Quando Draghi è diventato presidente del Consiglio ha avuto bisogno dei voti di Forza Italia - ricorda Minzolini -. Se dovessi fare un paragone lo farei con Saragat, visto che sia il centrodestra che il governo, che la maggioranza Ursula hanno bisogno dei voti di Berlusconi. Poi uno può dire 'non mi piace', 'ne ha fatte troppe' ma deve dirlo prima e non dopo, se no è inaccettabile". Parole alle quali Feltri non sa più come rispondere. 

 

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