Controcorrente, Pietro Senaldi infilza Greta Beccaglia: "Attenta, a far carriera per una pacca sul sedere..."
"Sono stati due minuti e trenta di maleducazione, cattiveria e violenza". Greta Beccaglia va in studio da Veronica Gentili a Controcorrente, su Rete 4, per ricordare nuovamente la dolorosa vicenda personale che l'ha vista protagonista qualche settimana fa. E Pietro Senaldi, in collegamento, lancia un monito: "Attenzione a non fare carriera solo per la pacca sul sedere". Il rischio, a livello mediatico, è concreto e quella del condirettore di Libero non è solo una provocazione dialettica. Da quasi un mese, nei talk e sui social, la giovane giornalista di Toscana Tv non fa che ripercorrere secondo per secondo le (vergognose) molestie subite da un paio di tifosi durante il suo collegamento in diretta dopo la partita tra Empoli e Fiorentina, fuori dallo stadio.
Dalla Gentili, non si sfugge al "copione". "Il primo si è sputato sulla mano", ha ribadito Greta sottolineando il "gesto vile" del tifoso anconetano, oggi indagato per molestie sessuali. Il sospetto, non solo di Senaldi ma anche di altri opinionisti (una su tutte, Natalia Aspesi di Repubblica), è che ora Greta da vittima possa venire fagocitata volente o nolente da un certo meccanismo perverso della comunicazione, in Rete e nel piccolo schermo.
Un "santino" indipendente sia dal caso specifico sia dalle sue capacità professionali, che se sul breve può garantirle visibilità insperata ma che nel medio o lungo termine potrebbe invece danneggiarla. La Gentili chiede un'opinione sulle parole di Senaldi a Hoara Borselli, che concorda con il direttore, e a Claudia Peroni, storica inviata di Grand Prix nel circus della Formula 1, ambiente tra i più maschio-centrici dello sport mondiale.
"Per essere credibile, una donna giornalista deve avere un po' di grinta e determinazione", ricorda la Peroni secondo cui Greta, con il suo rimprovero "non puoi farlo" dopo essere stata palpeggiata sarebbe stato troppo poco incisivo. Di fronte alle rimostranze della Beccaglia, la giornalista Mediaset è stata ancora più diretta e brutale: "Allora è meglio che cambi lavoro". Cosa avrebbe fatto lei al posto della collega? "Avrei chiesto al cameraman di inquadrare il tifoso che mi aveva palpeggiato".